(dopo aver tradotto il
passo)
Una
riflessione per comprendere la cultura classica
Qui Farnabazo ricorda i
titoli di merito che in passato ha acquisito di fronte agli Spartani. Prova ad
esplicitarli con parole tue.
Cerca di cogliere il
senso dell’allusione a Tissaferne. E’ positiva o negativa?
Ὦ Ἀγησίλαε
καὶ πάντες οἱ παρόντες Λακεδαιμόνιοι,
(nonostante
sia accompagnato dall’articolo, qui non trovi un participio sostantivato.
Perché?)
ἐγὼ
ὑμῖν,
ὅτε τοῖς Ἀθηναίοις ἐπολεμεῖτε,
φίλος
καὶ σύμμαχος ἐγενόμην,
καὶ
τὸ μὲν ναυτικὸν τὸ ὑμέτερον
(con quale particella si collega questo μέν? Come puoi
renderle?)
(di quale predicato qui trovi il c.
ogg.?)
χρήματα παρέχων
ἰσχυρὸν
ἐποίουν,
(con cosa concorda questo ἰσχυρόν? Quale
complemento esprime?)
ἐν δὲ
τῇ γῇ αὐτὸς ἀπὸ τοῦ ἵππου μαχόμενος μεθ᾽ὑμῶν
εἰς
τὴν θάλατταν κατεδίωκον
τοὺς πολεμίους.
Καὶ
διπλοῦν ὥσπερ Τισσαφέρνους οὐδὲν πώποτέ μου οὔτε
ποιήσαντος
οὔτ᾽εἰπόντος πρὸς ὑμᾶς
(con chi
concordano questi participi? Nella resa non vanno considerati genitivi
assoluti, ma è preferibile farli dipendere direttamente dall’infinito)
ἔχοιτ᾽ἂν
(ristudia i valori di questo modo con ἄν)
κατηγορῆσαι.
(che caso è
retto da questo verbo? Dove lo puoi individuare?)
Τοιοῦτος δὲ γενόμενος
νῦν
οὕτω διάκειμαι ὑφ᾽ὑμῶν
(osserva la presenza di un c. d’agente
con un verbo mediale. Come puoi renderlo?)
ὡς οὐδὲ δεῖπνον ἔχω
ἐν τῇ ἐμαυτοῦ χώρᾳ,
(che
subordinata riconosci? Osserva che la congiunzione si collega con un avverbio
della reggente)
εἰ
μή τι
ὧν ἂν ὑμεῖς λίπητε
(che pronome
riconosci in ὧν? Qui trovi uno degli usi particolari: prova ad esplicitare l’elemento
della reggente che resta sottinteso)
(che valore
ha questo modo accompagnato da ἄν?)
συλλέξομαι, ὥσπερ τὰ θηρία.
Ἃ δέ μοι ὁ πατὴρ καὶ οἰκήματα καλὰ καὶ παραδείσους καὶ
δένδρων καὶ θηρίων μεστοὺς κατέλιπεν,
ἐφ᾽οἷς ηὐφραινόμην,
(che tipo di pronomi
riconosci? A cosa si riferiscono? Quindi, considerata la posizione, come
vengono definite queste due proposizioni?)
ταῦτα
πάντα ὁρῶ
τὰ
μὲν κατακεκομμένα,
τὰ
δὲ κατακεκαυμένα.
(osserva
l’uso dell’articolo)
(i due
participi non sono sostantivati anche se sono preceduti dagli articoli; come
vanno resi?)
Εἰ οὖν ἐγὼ μὴ γιγνώσκω μήτε τὰ ὅσια μήτε τὰ δίκαια,
ὑμεῖς
δὲ διδάξατέ
με
(attenzione al modo! L’assenza di un
elemento morfologico ti consente di non confonderlo con una forma molto simile)
(il predicato si costruisce normalmente
con il doppio accusativo; qui hai quello della persona, mentre la cosa è
espressa da una subordinata con ὅπως)
ὅπως ταῦτ᾽ἐστὶν ἀνδρῶν
ἐπισταμένων
(che valore
ha questo sintagma in genitivo? Osserva che completa il significato del
predicato verbale ἐστίν)
χάριτας ἀποδιδόναι.
(da quale verbo
dipende?)
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