martedì 2 agosto 2016

Demostene: Bisogna combattere per la libertà (struttura commentata)

Anche se le altre poleis rimangono inerti, Atene deve dare l’esempio e combattere contro Filippo, re dei Macedoni, per la libertà della Grecia.

Καὶ ἡμεῖς τοίνυν, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι,
ἕως ἐσμὲν σῷοι,
πόλιν μεγίστην ἔχοντες, ἀφορμὰς πλείστας, ἀξίωμα κάλλιστον,
τί ποιῶμεν;
(qual è il sogg.?)
(che modo riconosci e che valore ha quando si trova in una proposizione indipendente?)
(questa frase esplicita l’obiezione che i cittadini potrebbero muovere alla proposta di Demostene ma che, come si comprende dalla frase successiva, nessuno ha ancora avanzato)

Πάλαι τις
ἡδέως ἂν ἴσως ἐρωτήσας
(che valore ha il participio con questa particella?)
(qui il participio non può essere reso con il valore di anteriorità)
κάθηται.
(qual è il sogg.?)
(per comprendere il senso del verbo tieni conto che il discorso viene pronunciato durante un’assemblea politica nella quale chi intendeva intervenire doveva alzarsi)

Ἐγὼ νὴ Δίἐρῶ,
(osserva l’intercalare evidenziato in grassetto)
καὶ γράψω δέ,
(per il verbo cerca un significato legato al- lessico politico)
ὥστ’
(che proposizione è introdotta da questa congiunzione? Qual è il suo verbo?)
ἂν βούλησθε
(qui e in seguito non trovi una particella, ma una congiunzione subordinante; in quale altro modo di solito è scritta?)
χειροτονήσετε.

Αὐτοὶ πρῶτον ἀμυνόμενοι καὶ παρασκευαζόμενοι,
(il verbo principale qui manca; potresti pensare ad un ποιῶμεν sottinteso)
(attenzione alla resa di αὐτός)
τριήρεσι καὶ χρήμασι καὶ στρατιώταις λέγω·
(il verbo qui ha una funzione incidentale e quindi non si tratta di una subordinata; i dativi invece dipendono dai participi precedenti)

καὶ γὰρ ἂν ἅπαντες δήπου συγχωρήσωσιν οἱ ἄλλοι
(per il valore di ἄν osservane l’uso nelle righe precedenti)
δουλεύειν,
ἡμῖν γ’ὑπὲρ τῆς ἐλευθερίας ἀγωνιστέον·
(che tipo di aggettivo è evidenziato? A quale costruzione latina corrisponde? Osserva che anche qui, come in latino, è accompagnato dal dativo)

ταῦτα δὲ πάντ’αὐτοὶ παρεσκευασμένοι
(attenzione alla resa di αὐτός)
καὶ ποιήσαντες φανερὰ
(qui è sottinteso ταῦτα πάντα)
τοὺς ἄλλους ἤδη παρακαλῶμεν,
(che modo riconosci? Hai già incontrato questo valore nelle prime righe)
καὶ ἐκπέμπωμεν πρέσβεις πανταχοῖ,
εἰς Πελοπόννησον, εἰς Ῥόδον, εἰς Χίον, ὡς βασιλέα λέγω
(che complementi riconosci? Essi riprendono l’avverbio πανταχοῖ)
(Attenzione che qui ὡς è usato come preposizione e non come congiunzione! βασιλέα, come di solito in greco, si riferisce al Gran Re di Persia)
(come poco fa, il verbo qui ha una funzione incidentale e quindi non si tratta di una subordinata; i dativi invece dipendono dai participi precedenti)
τοὺς ταῦτα διδάξοντας
(con chi concorda il participio? attenzione che non si tratta quindi di un participio sostantivato)

(οὑδὲ γὰρ
(qui comincia un’incidentale)
τὸ μὴ ἐᾶσαι
(che valore ha questo infinito?)
τοῦτον πάντα καταστρέψασθαι
(qual è il sogg.? e quale il c. ogg.?)
ἀφέστηκε
τῶν ἐκείνῳ συμφερόντων),
(che valore ha questo participio? controlla inoltre la costruzione del verbo reggente)
(per la resa tieni conto che τοῦτον si riferisce a Filippo, mentre ἐκείνῳ al Gran Re)

ἵν’
(qui riprende il periodo precedente; da quale proposizione dipende?)
ἐὰν μὲν πείσητε,
κοινωνοὺς ἔχητε καὶ τῶν κινδύνων καὶ τῶν ἀναλωμάτων,
(qui dovresti sottintendere un accusativo: ad es. τοὺς ἄλλους Ἕλληνας / ἐκείνους)
ἄν τι δέῃ,
εἰ δὲ μή, χρόνους γ’ἐμποιῆτε τοῖς πράγμασιν.
(l’espressione evidenziata può essere tradotta con un avverbio; controlla il dizionario)
(Demostene vuol dire che nel peggiore dei casi gli Ateniesi costringeranno gli altri Greci a discutere le proposte ateniesi e Filippo ad essere più cauto)


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