(dopo aver tradotto il
passo)
Una
riflessione per comprendere la cultura classica
Quale valore l’A. vuol
propugnare? Che peso esso aveva nel dibattito politico greco? Tale difesa è d’altra
parte confermata dalla storia di Atene?
Nella prima frase quale
argomento logico -molto persuasivo- l’A. usa per convincere i suoi ascoltatori?
Ed in seguito quali elementi porta a sostegno del suo ragionamento?
Quale finalità retorica
ha la struttura sintattica di questo testo? Quale tipo di proposizione ricorre?
Pre-testo: Adesso ritengo di essere in grado di dimostrare a
tutti che l’egemonia a cui aspiriamo non è giusta, né realizzabile, né utile
per noi.
Ὅτι μὲν οὖν οὐ δικαίας,
(sottinteso: ἐπιθυμοῦμεν ἀρχῆς)
(questa
proposizione, che riprende quanto l’A. ha appena detto, ha la funzione di
oggetto di διδάσκειν)
παρ᾽ὑμῶν μαθὼν
(che modo è? Con
chi concorda?)
ὑμᾶς
ἔχω
(che significa questo verbo quando regge
un infinito?)
διδάσκειν.
(questo verbo
si costruisce con il doppio accusativo -il secondo acc. qui è sostituito da una
subordinata-)
Ὅτε γὰρ Λακεδαιμόνιοι ταύτην εἶχον τὴν
δύναμιν,
ποίους λόγους οὐκ ἀνηλώσαμεν,
κατηγοροῦντες μὲν
τῆς ἐκείνων ἀρχῆς,
(come si
costruisce questo verbo?)
(osserva l’uso
delle particelle)
διεξιόντες δ’
ὡς δίκαιόν ἐστιν
αὐτονόμους εἶναι
τοὺς Ἕλληνας;
Τίνας δὲ τῶν πόλεων τῶν
ἐλλογίμων οὐ παρεκαλέσαμεν ἐπὶ τὴν
συμμαχίαν
(osserva da qui in poi una sfilza di δέ: come puoi
interpretarli?)
τὴν ὑπὲρ τούτων συστᾶσαν;
(che modo è?
Che funzione ha qui l’articolo?)
Πόσας δὲ πρεσβείας ὡς βασιλέα τὸν μέγαν ἀπεστείλαμεν,
(qui ὡς non è usato né come congiunzione né come avverbio…)
διδαξούσας αὐτὸν
(che modo è? Che
funzione ha? Osserva il tempo)
ὡς οὔτε δίκαιόν ἐστιν
οὔτε συμφέρον
μίαν πόλιν κυρίαν εἶναι
τῶν Ἑλλήνων;
Οὐ
πρότερον δ᾽ἐπαυσάμεθα
πολεμοῦντες
(che modo è?
Che funzione ha? Tieni conto del significato del verbo che li regge)
καὶ κινδυνεύοντες
καὶ κατὰ γῆν καὶ κατὰ θάλατταν,
πρὶν ἠθέλησαν Λακεδαιμόνιοι
ποιήσασθαι τὰς συνθήκας τὰς περὶ τῆς αὐτονομίας.
(che funzione
ha il secondo τὰς?)
Post-testo: Che dunque non sia giusto che i più forti
comandino i più deboli lo abbiamo riconosciuto sia allora sia adesso sotto il
governo in vigore da noi.
Nessun commento:
Posta un commento