(dopo aver tradotto il
passo)
Una
riflessione per comprendere la cultura classica
E’ evidente che in
questo passo l’accusato mira a presentarsi come un corretto cittadino. Evidenzia
quali sono i comportamenti corretti di un buon democratico.
Queste sono le opinioni
espresse dall’imputato; tuttavia da esse si potrebbe ricavare qualche
indicazione anche sulla mentalità del cittadino medio ateniese? Cerca qualche
informazione sul sistema giudiziario ateniese.
Ἔτι
τοίνυν, ὦ ἄνδρες δικασταί,
καὶ ἐκ τῶν ἄλλων τῶν ἐμοὶ πεπραγμένων
(con quale
funzione è qui usato il participio? Osserva l’uso dell’articolo in questo
sintagma)
(ricorda che
spesso in attico il c. d’agente può essere reso con il dativo quando dipende da
un perfetto)
ἄξιον
(che verbo sarà sottinteso?)
σκέψασθαι.
Ἐγὼ
γὰρ τοιοῦτον ἐμαυτὸν ἐν ταῖς
τῆς πόλεως συμφοραῖς
παρέσχον
ὥστε,
(quale
proposizione è introdotta da questa congiunzione? A quale elemento della reggente
essa dev’essere collegata?)
εἰ πάντες τὴν
αὐτὴν γνώμην ἔσχον ἐμοί,
(ripassa gli
usi di αὐτός e controlla che caso αὐτός regge
quando è preceduto da un articolo)
μηδένα
ἂν
ὑμῶν μηδεμιᾷ
χρῆσθαι
συμφορᾷ.
(qui trovi un
periodo ipotetico con l’apodosi dipendente; per comprendere di quale tipo si
tratta, tieni conto che, se l’apodosi fosse stata indipendente, avresti trovato
il verbo all’indicativo aoristo –ovviamente sempre accompagnato dalla
particella!!!-)
(controlla la
costruzione del verbo)
Ὑπ᾽ἐμοῦ γὰρ ἐν τῇ ὀλιγαρχίᾳ οὔτε ἀπαχθεὶς
(che funzione
ha questo participio? Tieni conto del verbo che lo regge. Attenzione alla
diatesi)
οὐδεὶς
φανήσεται,
οὔτε τῶν ἐχθρῶν οὐδεὶς
τετιμωρημένος,
(anche questo
participio e il prossimo da quale verbo saranno retti?)
οὔτε τῶν φίλων
(quale pronome è sottinteso?)
εὖ πεπονθώς.
Καὶ
μὲν οὐκ ἄξιον
(che verbo è sottinteso?)
τοῦτο θαυμάζειν·
εὖ μὲν γὰρ ποιεῖν
ἐν
ἐκείνῳ τῷ χρόνῳ χαλεπὸν ἦν,
(qual è il sogg. di questa proposizione?)
ἐξαμαρτάνειν δὲ
(come
potresti rendere le particelle?)
τῷ
βουλομένῳ
(che funzione
ha questo participio? Da quale espressione dipende?)
ῥᾴδιον.
Οὐ
τοίνυν
οὐδ᾽εἰς τὸν κατάλογον Ἀθηναίων καταλέξας οὐδένα
(anche in
questa frase il participio compare con una funzione hai appena incontrato)
φανήσομαι,
οὐδὲ δίαιταν καταδιαιτησάμενος οὐδενός,
(qui trovi un’espressione
tecnica del linguaggio giuridico)
οὐδὲ πλουσιώτερος ἐκ τῶν ὑμετέρων γεγονὼς συμφορῶν.
Καίτοι
εἰ τοῖς τῶν γεγενημένων κακῶν αἰτίοις ὀργίζεσθε,
εἰκὸς
καὶ τοὺς μηδὲν ἡμαρτηκότας βελτίους ὑφ᾽ὑμῶν
νομίζεσθαι.
(qual è il
sogg.?)
(attenzione
alla diatesi; la puoi comprendere dalla presenza di un certo complemento)
Καὶ
μὲν δή, ὦ ἄνδρες δικασταί, ἡγοῦμαι
(attenzione al significato; scegli
quello più adatto quando questo verbo regge la proposizione che vedi qui sotto)
μεγίστην περὶ ἐμαυτοῦ τῇ δημοκρατίᾳ πίστιν δεδωκέναι.
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