Virgilio,
Eneide (I 1-33): Enea, l’eroe designato dal fato [I parte] (struttura commentata)
(dopo aver tradotto il passo)
Una riflessione
per comprendere la cultura classica
Quali elementi della struttura e dei
temi dell’intero poema puoi ricavare da questi versi?
Analizza il ruolo e l’azione delle forze
divine. Quale idea di religione emerge?
Arma
virumque cano,
(quale parte
canonica del proemio comincia con questo verso?)
qui primus ab oris Troiae Italiam, fato
profugus, Laviniaque venit litora,
(quale pronome si trova all’inizio
della proposizione? A chi si riferisce?)
(secondo l’uso arcaico qui il c. di
moto a luogo è privo di preposizione: quali sono?)
multum ille et
terris iactatus et
alto vi
superum saevae memorem Iunonis ob iram;
(che modo riconosci? Con chi
concorda? Attenzione alla diatesi)
(in che caso si trova superum?
Questa forma è tipica della poesia epica)
(che compl. esprimono et terris
… et alto?)
(osserva il tipo di simmetria
presente nell’ultima parte)
multa
quoque et bello passus,
(se la parte
precedente si riferiva ai primi sei libri e alle peregrinazioni di Enea, questa
parte a quale sezione dell’opera allude?)
dum conderet
urbem,
inferretque deos Latio,
(dum con il cong. ha
valore condizionale)
(controlla la costruzione del verbo inferret
con l’acc. e il dat.)
genus unde Latinum, Albanique patres, atque altae moenia
Romae.
(che tipo di avverbio è unde?
Quindi di che proposizione si tratta? Tieni conto che questo avverbio si
riferisce ad entrambe le azioni espresse dalle proposizioni condizionali
precedenti)
Musa,
mihi causas memora,
(quale parte
canonica del proemio comincia con questo verso? Dove termina?)
quo numine laeso,
(nonostante la natura dell’aggettivo
che introduce questo sintagma, si tratta di un ablativo assoluto –o secondo
altri di un c. di causa-. La resa letterale porta ovviamente ad una traduzione
involuta e faticosa)
quidve dolens,
(la costruzione di questa parte è
articolata; i pronomi presenti introducono una subordinata di tipo…; osserva la
presenza della congiunzione enclitica -ve. Il vebo di questa
subordinata è impulerit)
(con ardita variatio
il participio si presenta qui nella funzione di participio congiunto: con chi?)
regina deum impulerit
(che caso è deum?)
tot volvere casus insignem pietate virum,
tot adire labores.
(che tipo di subordinata è presente?
Qual è il sogg.?)
Tantaene animis caelestibus irae?
(che
proposizione è? È presente la particella -ne)
(quale verbo
è sottinteso? Quindi il dativo fa parte di una costruzione denominata…)
Urbs
antiqua fuit,
(qui hai un
predicato verbale, non nominale)
Tyrii tenuere coloni,
(la proposizione è incidentale)
Karthago,
Italiam contra
Tiberinaque longe ostia,
(che caso regge contra?
Ovviamente in poesia l’ordine delle parole può essere in qualche caso alterato)
dives opum
studiisque asperrima belli;
(quali sono gli attributi di Karthago?)
quam Iuno fertur
(che pronome
è? Ma in questa posizione che valore assume?)
(che tipo di
costruzione è tipica di questo verbo?)
magis terris omnibus
unam coluisse
(che compl. è retto da magis?)
posthabita
Samo;
(che subordinata nominale riconosci?)
hic illius
arma,
hic
currus fuit;
(questi due hic
non sono pronomi, ma…)
dea
hoc regnum gentibus esse,
(da quali verbi dipende questa
proposizione?)
(che valore ha il dativo? È bene
legarlo a regnum)
si qua fata sinant,
(qua è qui un avverbio
indefinito; perché si usa questa forma e non la più comune aliqua?)
iam tum tenditque
fovetque.
(qual è il
sogg. di questi due predicati?)
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