mercoledì 10 luglio 2019


Virgilio, Eneide (I 1-33): Enea, l’eroe designato dal fato [I parte] (struttura commentata)

(dopo aver tradotto il passo)

Una riflessione per comprendere la cultura classica

Quali elementi della struttura e dei temi dell’intero poema puoi ricavare da questi versi?

Analizza il ruolo e l’azione delle forze divine. Quale idea di religione emerge?

Arma virumque cano,
(quale parte canonica del proemio comincia con questo verso?)
qui primus ab oris Troiae Italiam, fato profugus, Laviniaque venit litora,
(quale pronome si trova all’inizio della proposizione? A chi si riferisce?)
(secondo l’uso arcaico qui il c. di moto a luogo è privo di preposizione: quali sono?)
multum ille et terris iactatus et alto vi superum saevae memorem Iunonis ob iram;
(che modo riconosci? Con chi concorda? Attenzione alla diatesi)
(in che caso si trova superum? Questa forma è tipica della poesia epica)
(che compl. esprimono et terris … et alto?)
(osserva il tipo di simmetria presente nell’ultima parte)

multa quoque et bello passus,
(se la parte precedente si riferiva ai primi sei libri e alle peregrinazioni di Enea, questa parte a quale sezione dell’opera allude?)
dum conderet urbem,
inferretque deos Latio,
(dum con il cong. ha valore condizionale)
(controlla la costruzione del verbo inferret con l’acc. e il dat.)
genus unde Latinum, Albanique patres, atque altae moenia Romae.
(che tipo di avverbio è unde? Quindi di che proposizione si tratta? Tieni conto che questo avverbio si riferisce ad entrambe le azioni espresse dalle proposizioni condizionali precedenti)

Musa, mihi causas memora,
(quale parte canonica del proemio comincia con questo verso? Dove termina?)
quo numine laeso,
(nonostante la natura dell’aggettivo che introduce questo sintagma, si tratta di un ablativo assoluto –o secondo altri di un c. di causa-. La resa letterale porta ovviamente ad una traduzione involuta e faticosa)
quidve dolens,
(la costruzione di questa parte è articolata; i pronomi presenti introducono una subordinata di tipo…; osserva la presenza della congiunzione enclitica -ve. Il vebo di questa subordinata è impulerit)
(con ardita variatio il participio si presenta qui nella funzione di participio congiunto: con chi?)
regina deum impulerit
(che caso è deum?)
tot volvere casus insignem pietate virum,
tot adire labores.
(che tipo di subordinata è presente? Qual è il sogg.?)

Tantaene animis caelestibus irae?
(che proposizione è? È presente la particella -ne)
(quale verbo è sottinteso? Quindi il dativo fa parte di una costruzione denominata…)

Urbs antiqua fuit,
(qui hai un predicato verbale, non nominale)
Tyrii tenuere coloni,
(la proposizione è incidentale)
Karthago,
Italiam contra Tiberinaque longe ostia,
(che caso regge contra? Ovviamente in poesia l’ordine delle parole può essere in qualche caso alterato)
dives opum
studiisque asperrima belli;
(quali sono gli attributi di Karthago?)

quam Iuno fertur
(che pronome è? Ma in questa posizione che valore assume?)
(che tipo di costruzione è tipica di questo verbo?)
magis terris omnibus unam coluisse
(che compl. è retto da magis?)
posthabita Samo;
(che subordinata nominale riconosci?)

hic illius arma,
hic currus fuit;
(questi due hic non sono pronomi, ma…)

dea
hoc regnum gentibus esse,
(da quali verbi dipende questa proposizione?)
(che valore ha il dativo? È bene legarlo a regnum)
si qua fata sinant,
(qua è qui un avverbio indefinito; perché si usa questa forma e non la più comune aliqua?)
iam tum tenditque
fovetque.
(qual è il sogg. di questi due predicati?)


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