Illa,
(qui il
sogg. torna ad essere Didone)
graves oculos
conata
(qual è la forma del verbo? Quindi
con quale diatesi va tradotto? Trovi altri verbi simili in seguito)
attollere,
rursus deficit;
infixum stridit sub pectore vulnus.
(qual è il
sogg.?)
Ter
(che tipo di
numerale è? Questo numero ha un particolare significato in Omero e nei suoi
ammiratori, a partire da Virgilio)
sese attollens
cubitoque adnixa
levavit;
ter revoluta
toro est,
oculisque
errantibus alto
quaesivit
caelo
lucem,
ingemuitque
reperta.
(sottintendi luce;
quindi che sintagma nominale riconosci?)
Tum Iuno
omnipotens,
longum miserata dolorem difficilisque obitus,
Irim demisit
Olympo,
(considerato
il significato del verbo, che compl. è Olympo?)
quae luctantem animam nexosque resolveret artus.
(che pronome riconosci? Tuttavia
questa proposizione, per la presenza di questo modo verbale, acquista un valore
particolare)
Nam
quia nec fato, merita nec morte peribat,
sed misera ante diem,
subitoque accensa furore,
(il predicato è esplicitato solo
nella prima subordinata)
nondum
illi flavum
Proserpina vertice crinem abstulerat,
(che caso è illi?)
Stygioque caput damnaverat
Orco.
Ergo Iris croceis per caelum roscida pennis,
(Iride è la
dea dell’arcobaleno; osserva come il poeta rappresenta questa sua qualità)
mille trahens varios adverso sole colores,
devolat,
et supra
caput adstitit:
“Hunc
ego Diti sacrum
(hunc:
sottinteso crinem)
iussa
(che modo è? Con chi concorda?
Attenzione alla diatesi)
fero,
teque
isto corpore solvo.”
Sic ait,
et dextra
crinem secat:
(in che caso
si trova dextra?)
omnis et una dilapsus
calor,
(quale
elemento verbale devi sottintendere per completare il predicato?)
atque in
ventos vita recessit.
(così si
chiude la vita di Didone)
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