martedì 27 febbraio 2018

Cesare: Il massacro degli abitanti di Avàrico [CP] (struttura commentata)



(dopo aver tradotto il passo)

Una riflessione per comprendere la cultura classica

La città di Avàrico viene conquistata dai Romani dopo un difficile assedio. Osserva il diverso comportamento dei due schieramenti.

Calcola il numero degli uccisi: ti renderai conto delle proporzioni della strage. Se non ti soffermi a coglierlo, questo dettaglio può sfuggire: è un effetto ricercato dall’autore?

Nonostante l’efferatezza dei suoi soldati, Cesare non può tacere questo episodio: a Roma i suoi nemici ne parlavano ed il generale non avrebbe potuto omettere un fatto così importante. Tuttavia se mette in secondo piano i numeri, dà grande risalto alle giustificazioni per il comportamento del suo esercito: prova ad individuarle.

La carneficina è spaventosa al punto che perfino Vercingetorìge, l’ultimo grande generale dei Galli, cerca di occultare la notizia; secondo te per quale motivo?

Hostes
(di quale predicato è sogg.?)
re nova perterriti,
muro turribusque deiecti
(con chi concordano?)
in foro ac locis patentioribus cuneatim constiterunt hoc animo
ut
(questo ut riprende un sintagma della reggente per spiegarlo: quale? Quindi che tipo di subordinata riconosci?)
si qua ex parte obviam contra veniretur
(il verbo è intransitivo; quindi con quale valore è qui usato?)
acie instructa
(che struttura riconosci? attenzione alla diatesi e al tempo)
depugnarent.
(da quale congiunzione è introdotto?)

Ubi
neminem in aequum locum sese demittere,
sed toto undique muro circumfundi
(da quale reggente dipendono? Attenzione alla diatesi)
viderunt,
veriti
(con chi concorda?)
(che proposizione è retta da questo verbo?)
ne omnino spes fugae tolleretur,
(attenzione alla diatesi)
abiectis armis
ultimas oppidi partes continenti impetu petiverunt,

parsque ibi,
(dove puoi individuare il predicato?)
cum angusto exitu portarum se ipsi premerent,
a militibus,
(questo compl. è spiegato dalla diatesi del verbo)
pars
iam egressa portis
(con chi concorda?)
(di che compl. si tratta? Osserva che anche con altre espressioni, quali via, ianua, pons, …, questo compl. è espresso allo stesso modo)
ab equitibus est interfecta;

nec fuit quisquam,
qui praedae studeret.
(a chi si riferisce questo pronome?)
(perché qui trovi il congiuntivo?)

Sic
et Cenabensi caede et labore operis incitati
(a Cenabo i Galli avevano fatto strage di tutti i cittadini romani)
non aetate confectis, non mulieribus, non infantibus pepercerunt.
(controlla la costruzione di questo verbo)

Denique ex omni numero,
qui fuit circiter milium XL,
vix DCCC,
qui
primo clamore audito
se ex oppido eiecerunt,
incolumes ad Vercingetorigem pervenerunt.

Quos ille multa iam nocte silentio ex fuga excepit,
(nonostante il valore proprio di questo pronome, com’è qui usato?)
(ricava il sogg. sottinteso dal contesto)
veritus
ne qua in castris ex eorum concursu et misericordia vulgi seditio oreretur,
(osserva il sintagma in fucsia: qua è aggettivo né relativo né interrogativo; infatti si trova dopo ne)
et
procul in via dispositis familiaribus suis principibusque civitatum
(che sintagma riconosci?)
disparandos
deducendosque ad suos
(quando regge questo modo, il verbo “curo” assume un significato causativo)
curavit,
quae cuique civitati pars castrorum ab initio obvenerat.
(qui trovi un caso di assorbimento dell’antecedente nella relativa; in italiano diventa più semplice tradurlo ripristinando la forma sintattica più chiara: in eam partem castrorum quae cuique civitati ab initio obvenerat)


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