sabato 4 aprile 2020

Cesare: Vercingetorige [CP] (struttura commentata)


(dopo aver tradotto il passo)

Una riflessione per comprendere la cultura classica

Nel passo sono presenti termini tipici del lessico politico romano: individuali e spiega con quale valore essi sono applicati ad una realtà sociale e politica molto diversa da quella latina.

In questo brano Vercingetorige utilizza due metodi per conquistare e poi per conservare il potere: quali?

Quali comportamenti qualificano Vercingetorige come un “non romano”? Per quale scopo Cesare li evidenzia? Solo per un dovere di obiettività?

Simili ratione ibi Vercingetorix,
(di quale predicato è sogg.? Quali apposizioni concordano con lui?)
Celtilli filius,
Arvernus,
summae potentiae adulescens,
cuius pater principatum Galliae totius obtinuerat
et ob eam causam,
quod regnum appetebat,
(che tipo di subordinata riconosci? Essa spiega ob eam causam; quindi che valore assume?)
ab civitate erat interfectus,
convocatis suis clientibus
(che struttura subordinata implicita riconosci? Cesare la usa spesso)
facile incendit.
(quale c. ogg. è sottinteso? Ricavalo dal contesto)
(quali sono i tempi verbali di tutte le principali di questo passo? Perché?)

Cognito eius consilio
ad arma concurritur.
(osserva la diatesi: che valore ha qui?)

Prohibetur ab Gobannitione, patruo suo, reliquisque principibus,
qui
hanc temptandam fortunam
(che elemento verbale va sottinteso per completare il predicato? Che forma perifrastica riconosci?)
(rifletti sul modo migliore per rendere fortunam)
non existimabant;

expellitur ex oppido Gergovia;

non desistit tamen
atque in agris habet dilectum
egentium
ac perditorum.
(questi participi sono sostantivati: come vanno resi?)

Hac coacta manu,
quoscumque adit ex civitate
(che pronome è? A quale elemento, sottinteso nella reggente, si riferisce?)
ad suam sententiam perducit;

hortatur
(attenzione alla diatesi!)
ut communis libertatis causa arma capiant,

magnisque coactis copiis
adversarios suos
a quibus paulo ante erat eiectus
expellit ex civitate.
(attenzione alla resa di civitas: quando Cesare la riferisce alle popolazioni galliche non indica solitamente un centro abitato –che di norma indica con il termine oppidum-, ma un ambito più ampio e, tutto sommato, aderente al valore etimologico di questa parola)

Rex ab suis appellatur.
(qual è il sogg.? Quindi rex che compl. è?)

Dimittit quoque versus legationes;
(puoi trovare il sintagma sottolineato scritto tutto attaccato o nella forma quoquoversus)

Obtestatur
ut in fide maneant.

Celeriter sibi Senones, Parisios, Pictones, Cadurcos, Turonos, Aulercos, Lemovices, Andos reliquosque omnes
qui Oceanum attingunt
adiungit:

omnium consensu ad eum defertur imperium.

Qua oblata potestate
omnibus his civitatibus obsides imperat,
certum numerum militum ad se celeriter adduci
(che subordinata riconosci? Qual è la sua reggente? Attenzione alla diatesi)
iubet,
armorum quantum quaeque civitas domi quodque ante tempus efficiat
(che tipo di subordinata trovi? Osserva che è introdotta da quantum –che regge armorum- e da ante quod tempus)
(che caso è domi?)
constituit;

in primis equitatui studet.
(che costruzione presenta il predicato?)

Summae diligentiae summam imperi severitatem addit;

magnitudine supplici dubitantes cogit.
(anche qui che funzione ha il participio?)

Nam
maiore commisso delicto
(puoi comprendere il valore del grado dell’aggettivo maiore se lo metti in relazione con il successivo leviore)
igni atque omnibus tormentis necat,
leviore de causa
auribus desectis
aut singulis effossis oculis
(rifletti attentamente sul valore dell’aggettivo singulus: che tipo di numerale è?)
domum remittit,
(che compl. è domum? Perché qui manca della preposizione consueta per questo compl.?)
ut sint reliquis documento
(ripassa le costruzioni con il doppio dativo)
et magnitudine poenae perterreant alios.


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