(dopo
aver tradotto il passo)
Una riflessione per comprendere la cultura classica
In queste righe si apre uno squarcio nella quotidianità dello
scrittore. Costruisci un commento su questo aspetto.
Evidenzia l’uso delle figure retoriche qui presenti.
C. Plinius Calpurniae suae s.
(si tratta
della consueta formula di saluto; s. è l’abbreviazione di “salutem
dicit”)
Incredibile est
quanto desiderio tui tenear.
(l’aggettivo introduce una subordin.
di che tipo?)
(attenzione alla diatesi del verbo)
(che caso è tui? Da quale sostantivo
dipende?)
(attenzione alla resa di desiderio:
si tratta di un “falso amico”)
In causa amor primum,
deinde
quod non consuevimus
(questa subordinata –di che tipo?-
dipende da…; questa costruzione si ripete più volte in seguito)
abesse.
Inde est
quod magnam
noctium partem
in imagine tua vigil exigo;
inde
quod interdiu,
(dove riconosci il predicato di
questa subordin.?)
quibus horis te visere
solebam,
(l’agg. –di che tipo?- ha assorbito
nella subord. quello che sarebbe dovuto essere il suo antecedente)
ad diaetam tuam ipsi me,
(con cosa concorda ipsi?
Rifletti sul modo migliore per renderlo)
(anche diaetam
è un “falso amico”)
ut verissime dicitur,
(attenzione al modo di questa
incidentale)
pedes ducunt;
quod denique aeger et maestus ac similis excluso a vacuo limine recedo.
(per capire il caso di excluso
controlla la costruzione di similis)
Unum tempus his tormentis caret,
(attenzione
alla resa di unum)
(controlla
la costruzione del predicato)
quo in foro et amicorum litibus conteror.
(che pronome riconosci? A cosa si
riferisce?)
Aestima tu,
quae vita mea sit,
(per comprendere che tipo di
subordin. qui trovi, tieni conto del significato del verbo principale)
cui requies in labore, in miseria
curisque solacium.
(invece questo pronome ha un altro
valore; nella reggente esso si riferisce ad un agg.)
(quale predicato è sottinteso?)
(osserva la disposizione delle
parole: che figura retorica –con una piccola variatio- riconosci?)
(osserva invece il significato delle
parole: che figura retorica –raddoppiata- riconosci?)
Vale.
(è la
consueta formula di addio)
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