(dopo
aver tradotto il passo)
Una riflessione per comprendere la cultura classica
Anche qui evidenzia il lessico dei sentimenti e costruisci un
commento su questo aspetto.
Il testo si struttura su alcune opposizioni semantiche che danno
spessore alla tensione emotiva di queste righe. Prova ad individuarne alcune.
C. Plinius Calpurniae suae s.
(si tratta
della consueta formula di saluto; s. è l’abbreviazione di “salutem
dicit”)
Scribis
te absentia mea non mediocriter affici
(attenzione alla diatesi del verbo e
alla sua costruzione)
unumque habere
solacium,
(dove trovi il sogg. di questa
subordin.?)
quod pro me
libellos meos teneas,
saepe etiam in vestigio meo colloces.
(che subordin. riconosci?)
Gratum est
quod nos requiris,
gratum
quod his fomentis acquiescis;
invicem ego epistulas tuas lectito
(il verbo è
un derivato di lego; con questo suffisso che significato assume?)
atque identidem in manus quasi novas sumo.
(a quale
elemento qui sottinteso si riferisce novas?)
Sed eo magis ad desiderium tui accendor:
nam
cuius litterae tantum habent suavitatis,
(che pronome riconosci? A chi si
riferisce?)
(evidenzia la correlazione tantum …
quantum; che caso reggono entrambi?)
huius sermonibus quantum dulcedinis inest!
(ricorda la
costruzione dei composti di sum)
Tu tamen quam frequentissime scribe,
(che valore
dà al superlativo l’avverbio quam?)
licet hoc ita
me delectet
(che tipo di subordin. è introdotta
da licet –qui usato come una congiunz.-? Osserva il modo verbale)
ut torqueat.
(osserva la correlazione ita … ut)
Vale
(è la
consueta formula di addio)
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