(dopo
aver tradotto il passo)
Una riflessione per comprendere la cultura classica
In questo passo e nei precedenti quali autorità vengono citate
da Lelio per sostenere le proprie argomentazioni?
In questo passo quale caratteristica dell’amicizia viene
evidenziata?
Qui vengono messi a confronto diversi tipi di beni; Lelio (e
Cicerone) però propongono una ben precisa gerarchia. Rifletti su questo
aspetto.
Talis igitur inter viros amicitia
tantas opportunitates habet,
(osserva i
diversi sintagmi)
quantas vix queo
(questo pronome si collega ad un
altro della principale)
dicere.
Principio
qui
potest esse
«vita vitalis»,
(in questo
caso qui è un avverbio interrogativo non un pronome, un uso che è più
frequente nei testi arcaici di II a.C. come quelli di Ennio. Anche poco sotto
trovi quicum anziché quocum)
(quale
figura retorica riconosci in “vita vitalis”?)
ut ait Ennius,
quae non in amici mutua benevolentia conquiescit?
(che pronome è? A cosa si riferisce?)
Quid dulcius
(che pronomi
riconosci in queste frasi?)
(attenzione
al grado di dulcius: quindi che proposizione regge?)
quam habere
quicum omnia audeas
(che pronome è? A quale elemento
sottinteso della reggente si riferisce?)
sic loqui
ut tecum?
Qui esset tantus fructus in prosperis rebus,
(che tipo di
periodo ipotetico riconosci?)
nisi haberes
qui illis aeque ac tu ipse gauderet?
(che compl. è aeque ac
tu? A chi è invece riferito ipse?)
Adversas vero ferre
(con quale sostantivo sottinteso
concorda adversas?)
difficile
esset
(che valore
ha questo congiuntivo?)
sine eo,
qui illas gravius etiam quam tu ferret.
(che pronome è? A chi si riferisce?)
(attenzione al grado di gravius:
è un aggettivo o invece…?)
Denique
ceterae res,
quae expetuntur,
opportunae
sunt
singulae rebus
fere singulis:
divitiae,
ut utare;
(che modo è; quindi che proposizione
riconosci?)
(osserva la desinenza di questi
verbi. Ovviamente non si tratta di un infinito!!! Attenzione alla diatesi)
opes,
(nella resa cerca di distinguere opes da
divitiae)
ut colare;
honores,
ut laudere;
voluptates,
ut gaudeas;
valetudo,
ut dolore careas
et muneribus fungare corporis.
(controlla la costruzione di questi
verbi)
Amicitia
res plurimas continet.
Quoquo te verteris,
(che tipo di avverbio riconosci?)
praesto
est,
nullo
loco excluditur,
numquam
intempestiva,
numquam
molesta est.
Itaque
non aqua, non igni,
ut aiunt,
pluribus
locis utimur
quam amicitia.
(dovresti
ricordare la costruzione di questo verbo)
(che compl.
è quam amicitia? Da cosa è retto?)
Neque
ego nunc de vulgari aut de mediocri,
(quale
sostantivo è sottinteso? Ricavalo dal contesto)
quae tamen ipsa et delectat
et prodest,
sed
de vera et perfecta loquor,
qualis eorum,
(che pronome è? Dov’è il predicato
di questa subordinata?)
qui pauci nominantur,
fuit.
Nam
et secundas
res splendidiores facit amicitia,
(qual è il sogg.?)
(secundae
res e splendidiores concordano tra di loro, ma non esprimono lo
stesso complemento. Trovi la stessa struttura nella proposizione successiva)
et
adversas,
partiens
communicansque,
(che modi sono? Con cosa concordano?)
(quale compl. ogg. è sottinteso con
questi verbi? Per evitare ripetizioni è meglio tradurlo con un pronome)
leviores.
(dalla
proposizione precedente puoi facilmente ricavare gli elementi sottintesi)
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