martedì 7 luglio 2020

Cicerone -De amicitia- Il discorso di Lelio [parte II] (struttura commentata)


(dopo aver tradotto il passo)

Una riflessione per comprendere la cultura classica

Prosegue, con una qualche punta ironica, la polemica nei confronti dei filosofi; dove la riscontri? Qual è l’argomento che Lelio usa contro di loro?

Sed hoc primum sentio,
(quale subordinata regge?)
nisi in bonis
(in che genere si trova bonis?)
amicitiam esse non posse.
(questa proposizione spiega un pronome della reggente: quale? Quindi che valore assume?)

Neque id ad vivum reseco,
ut illi,
(quale verbo è sottinteso?)
qui haec subtilius disserunt,
(subtilius: aggettivo o…? Attenzione a come rendere il grado)
fortasse vere,
sed ad communem utilitatem parum.

Negant enim
quemquam esse virum bonum
nisi sapientem.

Sit ita sane.
(ripassa gli usi del cong. indipendente; osserva che qui è accompagnato da sane)

Sed eam sapientiam interpretantur,
(attenzione alla diatesi)
(che compl. è eam? E invece sapientiam?)
quam adhuc mortalis nemo est consecutus;
(che pronome è? A cosa si riferisce?)

nos autem ea
quae sunt in usu vitaque communi,
non ea
quae finguntur
aut optantur,
spectare debemus.
(dove trovi il sogg.? E il c. ogg.?)

Numquam ego dicam
(attenzione al modo!)
C. Fabricium, M'. Curium, Ti. Coruncanium,
(questi nomi sono soggetti di…)
(ripassa le abbreviazioni dei praenomina)
quos sapientes nostri maiores iudicabant,
(qual è il sogg.?)
ad istorum normam fuisse sapientes.

Quare sibi habeant sapientiae nomen
(attenzione al modo!)
et invidiosum
et obscurum,
(con cosa concordano questi due aggettivi?)
concedant
ut viri boni fuerint.
(che subordinata è? Attenzione alla consecutio)

Ne id quidem facient;
(attenzione al tempo!)
(osserva l’uso della negazione)

negabunt
id
nisi sapienti
posse concedi.
(attenzione alla diatesi)


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