martedì 7 luglio 2020

Cicerone -De amicitia- Il discorso di Lelio [parte I] (struttura commentata)


(dopo aver tradotto il passo)

Una riflessione per comprendere la cultura classica

Qui inizia l’intervento di Lelio sull’amicizia. Al tempo in cui tiene questo discorso è appena morto il suo grande amico Scipione l’Emiliano.

Lelio –come accade abbastanza spesso nelle orazioni- comincia con una excusatio. Quali argomenti utilizza? Si fa un cenno anche al rapporto fra la cultura greca e quella latina?

Se non si ritiene in grado di proporre una trattazione teorica del tema, Lelio può però affrontare l’aspetto pratico. Con quali parole lo dichiara?


LAELIUS.

Ego vero non gravarer,
(attenzione alla diatesi!)
(quale tipo di periodo ipotetico riconosci?)
si mihi ipse confiderem:

nam et praeclara res est
(cerca per res un significato non generico)
et sumus,
ut dixit Fannius,
(questa proposizione ha valore incidentale)
(Fannio è, con lo stesso Lelio e con Mucio Scevola, uno dei tre interlocutori del dialogo)
otiosi.
(a quale predicato appartiene?)

Sed quis ego sum
aut quae est in me facultas?
(che pronomi riconosci? Quindi che proposizioni ti si presentano?)

Doctorum est ista consuetudo, eaque Graecorum,
(che funzione riveste il participio doctorum?)
(a cosa si riferisce il pronome anaforico ea? Cerca di renderlo nel modo più preciso)
ut eis ponatur
(che tipo di subordinata riconosci?)
(a chi si riferisce il pronome eis?)
de quo disputent quamvis subito:
(di che pronome si tratta? A quale elemento sottinteso nella reggente si riferisce? Il genere qui è neutro)
(attenzione alla resa di subito: è un “falso amico”)

magnum opus est
egetque exercitatione non parva.
(attenzione al riconoscimento del verbo; controllane la costruzione)

Quam ob rem,
(questa espressione è qui usata come connettivo e non come pronome)
quae disputari de amicitia possunt,
(di che pronome si tratta? A quale elemento sottinteso nella reggente si riferisce? Il genere qui è neutro)
censeo
(questo verbo presenta due costruzioni sintattiche: può reggere un’infinita o una completiva. Qual è la differenza di significato fra le due? Qui quale costruzione è presente?)
ab eis petatis,
qui ista profitentur.
(di che pronome si tratta? A quale elemento nella reggente si riferisce? Il genere qui è maschile)

Ego vos hortari tantum possum,
(attenzione alla diatesi)
ut amicitiam omnibus rebus humanis anteponatis;

nihil est enim tam naturae aptum,
(che caso è retto da aptum?)
tam conveniens ad res vel secundas vel adversas.



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