mercoledì 1 luglio 2020

Virgilio: Egloga IV (struttura commentata)

 

(dopo aver tradotto il passo)

 

Una riflessione per comprendere la cultura classica

 

Verso la fine delle cruentissime guerre civili, nella pausa seguita alla pace di Brindisi (40 a.C.), la voce di Virgilio si apre alla speranza di un mondo nuovo. Qual è il tono di un’attesa che si innalza a toni profetici? Perché questi elementi sono coerenti con l’ambientazione bucolica dell’intera raccolta?

 

Come viene qui dipinta la natura? Qual è il suo rapporto con l’uomo?

 

L’eccezionalità di questa nuova era è accresciuta anche dal nuovo rapporto fra gli uomini –in particolare il puer- e gli dèi. Con quali accenti esso viene descritto?

 

Le Musae vengono definite sicelides; si tratta di un omaggio al modello letterario: qual è?

 

Sicelides Musae, paulo maiora canamus.

(attenzione al modo: qui che valore ha?)

(osserva l’avverbio che precede maiora: perché termina in -o?)

 

Non omnis arbusta iuvant humilesque myricae;

(come spesso in poesia, anche qui e in altri punti trovi la caratteristica arcaizzante dell’acc. pl. di III decl. con la desinenza in -is)

(questo passo diede il titolo alla più famosa raccolta poetica di Pascoli: cerca di capire perché)

 

si canimus silvas,

silvae sint consule dignae.

(controlla la costruzione dell’aggettivo)

 

Ultima Cumaei venit iam carminis aetas;

(con quale struttura sono qui disposte le parole?)

 

magnus ab integro saeclorum nascitur ordo:

 

iam redit et Virgo,

redeunt Saturnia regna;

 

iam nova progenies caelo demittitur alto.

(il verbo, che già contiene la preposizione, qui regge l’ablativo semplice)

 

Tu modo nascenti puero,

quo ferrea primum desinet

(che pronome riconosci? A chi si riferisce?)

(trovi il sogg. poco oltre)

(comincia qui ad essere frequentemente usato un tempo: che significato assume nel contesto di questa poesia?)

ac toto surget gens aurea mundo,

(che compl. è toto mundo? Perché non è presente la preposizione in?)

casta fave Lucina:

(attenzione al modo! Quindi casta Lucina in che caso si trova?)

(controlla la costruzione del verbo)

 

tuus iam regnat Apollo.

 

Teque

adeo decus hoc aevi

te consule

(che sintagma nominale riconosci? Osserva la ripetizione del pronome)

inibit, Pollio,

et incipient magni

procedere

menses.

 

te duce,

si qua manent sceleris vestigia nostri,

(che tipo di aggettivo è qua? Osserva che è preceduto da si)

inrita perpetua solvent formidine terras.

(il sogg. è sempre vestigia, di cui inrita è l’attributo)

 

ille deum vitam accipiet,

(che caso è deum? Non è acc.!)

divisque videbit permixtos heroas,

(da quale parola è retto divis?)

et ipse videbitur illis,

(illis va qui considerato come un dat. d’agente)

pacatumque

(che modo è? Con cosa concorda?)

reget patriis virtutibus orbem.

 

At tibi prima, puer, nullo munuscula cultu errantis hederas passim cum baccare tellus mixtaque ridenti colocasia fundet acantho.

(osserva con attenzione i sintagmi. Per aderire meglio al tono profetico, in questa egloga la sintassi si fa più impervia rispetto alle altre composizioni della raccolta)

(qual è il sogg.?)

 

Ipsa tibi blandos fundent cunabula flores.

 

Ipsae lacte domum referent distenta capellae ubera,

nec magnos metuent armenta leones;

(da quale parola è retto lacte?)

 

occidet et serpens,

(attenzione a riconoscere il verbo corretto. La metrica conferma che qui hai il verbo occĭdet)

et fallax herba veneni occidet,

Assyrium volgo nascetur amomum.

 

At

simul

(che tipo di subordinata riconosci? Dove si trova il predicato?)

heroum laudes et facta parentis iam legere

et

quae sit virtus

(che pronome è quae? Quindi che tipo di subordinata trovi? Tieni conto del significato del verbo che la regge)

cognoscere

poteris,

molli paulatim flavescet campus arista,

incultisque rubens pendebit sentibus uva,

(le parole sono disposte secondo un tipo di verso che viene denominato… Prova a riconoscere questo schema anche in altri versi)

et durae quercus sudabunt roscida mella.

 

Pauca tamen suberunt priscae vestigia fraudis,

quae

(che pronome è? A cosa si riferisce?)

(dove trovi il predicato?)

temptare Thetim ratibus,

quae

cingere muris oppida,

quae iubeant

(perché il verbo si trova in questo modo? Quali verbi dipendono da esso?)

telluri infindere sulcos:

 

alter erit tum Tiphys,

et altera Argo

quae vehat delectos heroas;

erunt etiam altera bella,

atque iterum ad Troiam magnus mittetur Achilles.

 

Hinc,

ubi iam firmata virum te fecerit aetas,

(che tipo di subordinata riconosci?)

(anche se concordano, te e virum esprimono complementi diversi: quali?)

cedet et ipse mari vector,

(mari è ablativo ed è retto dal verbo; controllane la costruzione)

nec nautica pinus mutabit merces:

omnis feret omnia tellus:

 

non rastros patietur humus,

non vinea falcem,

robustus quoque iam tauris iuga solvet arator;

(per comprendere la funzione di tauris controlla la costruzione del verbo)

 

nec discet lana

varios mentiri colores,

ipse sed in pratis aries iam suave rubenti murice, iam croceo mutabit vellera luto,

(qual è il sogg.? quale il c. ogg.? Osserva che suave ha qui valore avverbiale)

sponte sua sandyx pascentis vestiet agnos.

 

«Talia saecla»

suis dixerunt

«currite»,

(nonostante sia di norma intransitivo, qui il verbo regge l’acc. dell’oggetto interno)

fusis concordes stabili fatorum numine Parcae.

 

Adgredere o magnos

(attenzione al modo!!! Perché non può essere infinito?)

aderit iam tempus—

honores, cara deum suboles, magnum Iovis incrementum.

(anche qui deum non è acc.!)

 

Aspice convexo nutantem pondere mundum, terrasque tractusque maris caelumque profundum;

(attenzione al modo!)

(convexo pondere fa riferimento alla volta celeste che gli antichi rappresentavano arcuata)

 

aspice,

venturo laetentur ut omnia saeclo.

(qui ut ha valore di interrogativo indiretto –come talvolta con i verba videndi-)

(qual è il sogg.?)

 

O mihi tam longae maneat pars ultima vitae,

et

(anche qui è sottinteso maneat; il sogg. è costituito dall’intera relativa: quantum spiritus…)

spiritus quantum sat erit

(che caso è spiritus? Osserva che è retto da quantum)

tua dicere facta:

(da quale avverbio/aggettivo è retta questa proposizione?)

 

non me carminibus vincet nec Thracius Orpheus,

nec Linus,

huic mater quamvis atque huic pater adsit,

(che proposizione è introdotta da quamvis?)

Orphei Calliopea,

Lino formosus Apollo.

 

Pan etiam mecum si certet

Arcadia iudice,

(che sintagma nominale trovi?)

Pan etiam dicat

(che modo è? Quale valore assume in questa proposizione principale?)

Arcadia iudice

se victum.

(che proposizione riconosci? Quindi quale elemento verbale devi aggiungere per completare il predicato? In quale diatesi si trova?)

 

Incipe, parve puer,

risu cognoscere matrem,

 

matri longa decem tulerunt fastidia menses.

(qual è il sogg.?)

 

Incipe, parve puer.

 

Qui non risere parentes,

(questo è uno dei passi tormentati delle Egloghe. Con questa lezione trovi un anacoluto: qui è nom. pl. e si riferisce a hunc nella principale. Inoltre il verbo è usato eccezionalmente in forma transitiva)

nec deus hunc mensa,

(quale predicato è sottinteso?)

dea nec dignata cubili est.

(Qual è la diatesi del verbo? Controllane la costruzione)

 


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