(dopo
aver tradotto il passo)
Una riflessione per comprendere la cultura classica
Verso la fine delle cruentissime guerre civili, nella pausa
seguita alla pace di Brindisi (40 a.C.), la voce di Virgilio si apre alla speranza
di un mondo nuovo. Qual è il tono di un’attesa che si innalza a toni profetici?
Perché questi elementi sono coerenti con l’ambientazione bucolica dell’intera
raccolta?
Come viene qui dipinta la natura? Qual è il suo rapporto con
l’uomo?
L’eccezionalità di questa nuova era è accresciuta anche dal
nuovo rapporto fra gli uomini –in particolare il puer- e gli
dèi. Con quali accenti esso viene descritto?
Le Musae vengono definite sicelides; si
tratta di un omaggio al modello letterario: qual è?
Sicelides Musae, paulo maiora canamus.
(attenzione
al modo: qui che valore ha?)
(osserva
l’avverbio che precede maiora: perché termina in -o?)
Non omnis arbusta iuvant humilesque myricae;
(come spesso
in poesia, anche qui e in altri punti trovi la caratteristica arcaizzante
dell’acc. pl. di III decl. con la desinenza in -is)
(questo
passo diede il titolo alla più famosa raccolta poetica di Pascoli: cerca di
capire perché)
si canimus
silvas,
silvae sint consule dignae.
(controlla
la costruzione dell’aggettivo)
Ultima Cumaei venit iam carminis
aetas;
(con quale
struttura sono qui disposte le parole?)
magnus ab integro saeclorum nascitur ordo:
iam redit et Virgo,
redeunt Saturnia regna;
iam nova progenies caelo
demittitur
alto.
(il verbo,
che già contiene la preposizione, qui regge l’ablativo semplice)
Tu modo nascenti puero,
quo ferrea primum desinet
(che pronome riconosci? A chi si
riferisce?)
(trovi il sogg. poco oltre)
(comincia qui ad essere
frequentemente usato un tempo: che significato assume nel contesto di questa
poesia?)
ac toto
surget
gens aurea mundo,
(che compl. è toto
mundo? Perché non è presente la preposizione in?)
casta fave Lucina:
(attenzione
al modo! Quindi casta Lucina in che caso si trova?)
(controlla
la costruzione del verbo)
tuus iam regnat Apollo.
Teque
adeo decus hoc aevi
te consule
(che sintagma nominale riconosci?
Osserva la ripetizione del pronome)
inibit, Pollio,
et incipient magni
procedere
menses.
te duce,
si qua
manent
sceleris vestigia nostri,
(che tipo di aggettivo è qua?
Osserva che è preceduto da si)
inrita perpetua solvent formidine terras.
(il sogg. è
sempre vestigia, di cui inrita è l’attributo)
ille deum vitam accipiet,
(che caso è deum?
Non è acc.!)
divisque videbit permixtos heroas,
(da quale
parola è retto divis?)
et ipse videbitur illis,
(illis
va qui considerato come un dat. d’agente)
pacatumque
(che modo è? Con cosa concorda?)
reget patriis virtutibus orbem.
At tibi prima, puer, nullo munuscula cultu errantis hederas passim cum baccare tellus mixtaque
ridenti
colocasia fundet acantho.
(osserva con
attenzione i sintagmi. Per aderire meglio al tono profetico, in questa egloga
la sintassi si fa più impervia rispetto alle altre composizioni della raccolta)
(qual è il
sogg.?)
Ipsa tibi blandos fundent cunabula flores.
Ipsae lacte domum referent
distenta capellae ubera,
nec magnos metuent armenta leones;
(da quale
parola è retto lacte?)
occidet et serpens,
(attenzione
a riconoscere il verbo corretto. La metrica conferma che qui hai il verbo occĭdet)
et fallax herba veneni occidet,
Assyrium volgo nascetur
amomum.
At
simul
(che tipo di subordinata riconosci?
Dove si trova il predicato?)
heroum laudes et facta parentis iam legere
et
quae sit
virtus
(che pronome è quae?
Quindi che tipo di subordinata trovi? Tieni conto del significato del verbo che
la regge)
cognoscere
poteris,
molli paulatim flavescet
campus arista,
incultisque rubens pendebit sentibus uva,
(le parole
sono disposte secondo un tipo di verso che viene denominato… Prova a
riconoscere questo schema anche in altri versi)
et durae quercus sudabunt roscida mella.
Pauca tamen suberunt
priscae vestigia fraudis,
quae
(che pronome è? A cosa si riferisce?)
(dove trovi il predicato?)
temptare Thetim ratibus,
quae
cingere muris oppida,
quae iubeant
(perché il verbo si trova in questo
modo? Quali verbi dipendono da esso?)
telluri infindere
sulcos:
alter erit tum Tiphys,
et altera Argo
quae vehat
delectos heroas;
erunt etiam altera bella,
atque iterum ad Troiam magnus
mittetur
Achilles.
Hinc,
ubi iam firmata
virum te fecerit
aetas,
(che tipo di subordinata riconosci?)
(anche se concordano, te e virum
esprimono complementi diversi: quali?)
cedet et ipse mari vector,
(mari è
ablativo ed è retto dal verbo; controllane la costruzione)
nec nautica pinus mutabit merces:
omnis feret omnia tellus:
non rastros patietur humus,
non vinea falcem,
robustus quoque iam tauris iuga solvet
arator;
(per
comprendere la funzione di tauris controlla la costruzione del verbo)
nec discet lana
varios mentiri
colores,
ipse sed in pratis aries
iam suave rubenti murice, iam croceo
mutabit
vellera luto,
(qual è il
sogg.? quale il c. ogg.? Osserva che suave ha qui valore
avverbiale)
sponte sua sandyx pascentis vestiet agnos.
«Talia saecla»
suis dixerunt
«currite»,
(nonostante sia di norma
intransitivo, qui il verbo regge l’acc. dell’oggetto interno)
fusis concordes stabili fatorum numine Parcae.
Adgredere o magnos
(attenzione
al modo!!! Perché non può essere infinito?)
—aderit
iam tempus—
honores, cara deum suboles,
magnum Iovis incrementum.
(anche qui deum
non è acc.!)
Aspice convexo nutantem pondere
mundum, terrasque
tractusque
maris caelumque
profundum;
(attenzione
al modo!)
(convexo
pondere fa riferimento alla volta celeste che gli antichi rappresentavano
arcuata)
aspice,
venturo laetentur
ut
omnia saeclo.
(qui ut ha
valore di interrogativo indiretto –come talvolta con i verba videndi-)
(qual è il sogg.?)
O mihi tam longae maneat pars ultima vitae,
et
(anche qui è
sottinteso maneat; il sogg. è costituito dall’intera relativa: quantum
spiritus…)
spiritus quantum sat erit
(che caso è spiritus?
Osserva che è retto da quantum)
tua dicere
facta:
(da quale avverbio/aggettivo è retta
questa proposizione?)
non me carminibus vincet nec Thracius Orpheus,
nec Linus,
huic mater quamvis
atque huic pater adsit,
(che proposizione è introdotta da quamvis?)
Orphei Calliopea,
Lino formosus Apollo.
Pan etiam mecum si certet
Arcadia
iudice,
(che sintagma nominale trovi?)
Pan etiam dicat
(che modo è?
Quale valore assume in questa proposizione principale?)
Arcadia
iudice
se victum.
(che proposizione riconosci? Quindi
quale elemento verbale devi aggiungere per completare il predicato? In quale
diatesi si trova?)
Incipe, parve puer,
risu cognoscere
matrem,
matri longa decem tulerunt fastidia menses.
(qual è il
sogg.?)
Incipe, parve puer.
Qui non risere
parentes,
(questo è uno dei passi tormentati
delle Egloghe. Con questa lezione trovi un anacoluto: qui è
nom. pl. e si riferisce a hunc nella principale. Inoltre il verbo è
usato eccezionalmente in forma transitiva)
nec deus hunc mensa,
(quale
predicato è sottinteso?)
dea nec dignata cubili est.
(Qual è la
diatesi del verbo? Controllane la costruzione)
Nessun commento:
Posta un commento