(dopo aver tradotto il
passo)
Una
riflessione per comprendere la cultura classica
Contesto
– In questo brano il tiranno Ierone, che qui parla, si rivolge al poeta
Simonide in un dialogo fittizio.
Il tiranno delinea due
condizioni dell’uomo: elenca le caratteristiche dell’una e dell’altra.
Qual è la tesi di
Ierone? Con quali tecniche argomentative la sostiene? Da chi le ha imparate?
Ti sembra che il titolo
assegnato a questo brano sia il più pertinente? Potresti idearne un altro più appropriato
al testo?
Bούλομαι δέ σοι,
ἔφη,
ὦ
Σιμωνίδη,
κἀκείνας τὰς εὐφροσύνας δηλῶσαι
(da che verbo
dipende?)
ὅσαις ἐγὼ χρώμενος
(che pronome
è? A cosa si riferisce? Esso è un compl. retto da χρώμενος, ma
determina la natura di una subordinata esplicita da cui χρώμενος dipende e il cui predicato è…)
ὅτ᾽ἦν ἰδιώτης,
νῦν
ἐπειδὴ τύραννος ἐγενόμην,
αἰσθάνομαι
στερόμενος αὐτῶν.
(che funzione
ha questo participio? Come va tradotto? Considera la tipologia del verbo che lo
regge)
Ἐγὼ
γὰρ ξυνῆν
μὲν
ἡλικιώταις
(come vengono qui usate le particelle μέν e δέ?)
ἡδόμενος
ἡδομένοις ἐμοί,
(con chi
concordano questi due participi? Nella resa sarebbe opportuno aggiungere alcuni
pronomi. La loro ripetizione che figura retorica crea?)
συνῆν δὲ ἐμαυτῷ,
ὁπότε ἡσυχίας ἐπιθυμήσαιμι,
(che modo
riconosci? Perché viene qui usato?)
διῆγον δ᾽ἐν συμποσίοις
πολλάκις μὲν μέχρι τοῦ ἐπιλαθέσθαι πάντων
(osserva una
nuova serie di espressioni correlative)
(con quale
funzione viene qui usato questo modo?)
(considera πάντων neutro)
εἴ τι χαλεπὸν ἐν ἀνθρωπίνῳ βίῳ ἦν,
πολλάκις δὲ μέχρι τοῦ ᾠδαῖς τε καὶ θαλίαις καὶ χοροῖς τὴν
ψυχὴν συγκαταμιγνύναι,
πολλάκις δὲ μέχρι κοίτης ἐπιθυμίας ἐμῆς τε καὶ τῶν παρόντων.
(ἐπιθυμίας regge
un genitivo di specificazione; a questa parola sono però collegati anche altri
due genitivi: con quale funzione?)
Νῦν
δὲ ἀπεστέρημαι
μὲν
τῶν ἡδομένων
ἐμοὶ
(anche qui osserva l’uso delle
particelle correlative. Il primo δέ, invece, che funzione ha?)
(osserva gli elementi che compongono il
verbo: ti spiegano il caso retto da esso)
(che funzione ha il participio?
Consideralo di genere maschile)
διὰ
τὸ δούλους ἀντὶ φίλων ἔχειν
τοὺς ἑταίρους,
(qual è il c.
ogg.? A che compl. corrisponde l’altro accusativo?)
ἀπεστέρημαι δ᾽αὖ
τοῦ ἡδέως ἐκείνοις ὁμιλεῖν
διὰ
τὸ μηδεμίαν ἐνορᾶν εὔνοιαν ἐμοὶ παρ᾽αὐτῶν.
Τὸ δὲ φοβεῖσθαι μὲν ὄχλον,
(osserva di
nuovo l’uso correlativo delle particelle)
(che funzione
hanno questi infiniti? In tutta questa serie è sottinteso il τό iniziale)
φοβεῖσθαι δ᾽ἐρημίαν,
φοβεῖσθαι δὲ ἀφυλαξίαν,
φοβεῖσθαι δὲ καὶ αὐτοὺς τοὺς φυλάττοντας,
καὶ μήτ᾽ἐθέλειν
ἀόπλους ἔχειν περὶ αὑτὸν
(quale c.
ogg. è sottinteso?)
μήθ᾽ὡπλισμένους ἡδέως θεᾶσθαι,
πῶς οὐκ ἀργαλέον ἐστὶ πρᾶγμα;
(quali sono i sogg. di questa
proposizione? Ne hai un’intera serie)
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