(Il terzo discorso)
(dopo aver tradotto il
passo)
Una
riflessione per comprendere la cultura classica
In questo brano si
dispiega il pensiero di Socrate sulla morte. Osserva il metodo analitico che
procede per ipotesi, tipico della riflessione filosofica.
Ἐννοήσωμεν δὲ καὶ τῇδε
(attenzione al modo e al tempo; che
valore ha questo modo nelle prop. indipendenti?)
ὡς πολλὴ ἐλπίς ἐστιν
ἀγαθὸν αὐτὸ εἶναι.
(αὐτὸ si riferisce
al precedente τὸ τεθνάναι che viene
ripreso subito dopo; ciò ti spiega perché è neutro)
Δυοῖν
γὰρ θάτερόν ἐστιν
τὸ
τεθνάναι·
(controlla l’uso di θάτερον)
ἢ γὰρ οἷον
(osserva l’uso di ἢ correlativo con
valore di aut … aut)
(è sottinteso ἐστι ed οἷον ha valore avverbiale –come anche poco dopo-)
μηδὲν εἶναι
μηδὲ αἴσθησιν μηδεμίαν μηδενὸς ἔχειν τὸν τεθνεῶτα,
(non
confondere μηδὲν con μηδὲ; la stessa
considerazione vale anche qui sotto)
ἢ κατὰ τὰ λεγόμενα μεταβολή τις τυγχάνει
(osserva l’uso del participio;
attenzione al genere e alla diatesi)
οὖσα
(che funzione
ha il participio quando è retto dal verbo che qui compare nella reggente?)
καὶ
μετοίκησις τῇ ψυχῇ τοῦ τόπου τοῦ ἐνθένδε εἰς ἄλλον τόπον.
(come viene usato l’articolo nel
sintagma evidenziato in fucsia?)
Καὶ
εἴτε δὴ μηδεμία αἴσθησίς ἐστιν ἀλλ᾽οἷον ὕπνος
(qual è l’apodosi
di questa protasi?)
ἐπειδάν τις
(che modo
vuole questa congiunzione? Da quale parte di essa lo intuisci?)
(dove trovi
il predicato di questa proposizione?)
καθεύδων
(che modo è? Con
chi concorda?)
μηδ᾽ὄναρ μηδὲν ὁρᾷ,
(μηδ’ equivale a
μηδὲ)
θαυμάσιον
κέρδος ἂν
εἴη
ὁ θάνατος
(che valore ha questo modo con questa
particella?)
– ἐγὼ
γὰρ ἂν
οἶμαι,
(qui comincia un inciso molto lungo che
si conclude con νύκτας; a causa della sua estensione più volte
alcune parole vengono ripetute per consentire di comprendere la struttura
sintattica)
(questo ἂν va in realtà
riferito all’infinito retto da οἶμαι;
quindi non tenerne conto qui nella traduzione)
(l’infinitiva retta da οἶμαι e che
costituisce l’apodosi di un periodo ipotetico dipendente si trova molto dopo; qui
trovi solo la protasi)
εἴ δέοι
τινα
(questo
pronome è soggetto di un infinito che trovi molto dopo)
ἐκλεξάμενον ταύτην τὴν νύκτα
ἐν
ᾗ οὕτω κατέδαρθεν
(che pronome
riscontri? A cosa si riferisce?)
ὥστε μηδὲ ὄναρ ἰδεῖν,
(che valore
ha questa congiunzione? A quale elemento della sua reggente si collega?)
καὶ τὰς ἄλλας νύκτας τε καὶ ἡμέρας τὰς τοῦ βίου τοῦ
ἑαυτοῦ ἀντιπαραθέντα
ταύτῃ τῇ νυκτὶ
(con chi
concordano questi participi? Ne trovi un terzo poco dopo. Attenzione al tempo)
δέοι
(questo δέοι riprende il
δέοι iniziale; quindi non va tradotto)
σκεψάμενον
εἰπεῖν
πόσας ἡμέρας καὶ νύκτας βεβίωκεν ἄμεινον καὶ ἥδιον ταύτης
τῆς νυκτὸς ἐν
τῷ ἑαυτοῦ βίῳ,
(ἄμεινον καὶ ἥδιον
sono avverbi; il loro grado ti spiega la funzione del genitivo seguente)
οἶμαι
(questo οἶμαι riprende
quello iniziale ed ora regge l’infinitiva; ripetilo nella traduzione per
maggior chiarezza)
ἂν μὴ ὅτι ἰδιώτην τινά, ἀλλὰ τὸν μέγαν βασιλέα αὐτὸν
εὐαριθμήτους
ἂν
εὑρεῖν
ταύτας
πρὸς τὰς ἄλλας ἡμέρας καὶ νύκτας
–
(la
particella ἂν è ripetuta due volte; tieni conto solo della seconda. Che valore ha l’infinito
con ἂν?)
(μὴ ὅτι equivale
a οὐ μόνον; ora quindi puoi
comprendere la correlazione con il successivo ἀλλά)
(osserva i
diversi sintagmi evidenziati)
(ripassa gli
usi di αὐτός)
εἰ οὖν τοιοῦτον ὁ θάνατός ἐστιν,
(tieni conto
del genere di τοιοῦτον)
κέρδος
ἔγωγε λέγω·
καὶ
γὰρ ὁ πᾶς χρόνος φαίνεται οὕτω
οὐδὲν πλείων δὴ εἶναι ἢ μία νύξ.
(per
comprendere il valore di ἢ, tieni conto del grado di πλείων)
Εἰ δ᾽αὖ οἷον ἐστιν ὁ θάνατος
(qual è l’apodosi
di questa protasi?)
(anche qui οἷον ha valore
di avverbio)
ἀποδημῆσαί ἐνθένδε εἰς ἄλλον τόπον,
(attenzione
ai diversi compl. di luogo)
καὶ ἀληθῆ ἐστιν τὰ λεγόμενα,
(qual è il
sogg.?)
ὡς ἄρα ἐκεῖ εἰσι πάντες οἱ τεθνεῶτες,
τί μεῖζον
ἀγαθὸν τούτου εἴη ἄν,
ὦ ἄνδρες δικασταί;
(il grado di μεῖζον ti
chiarisce la funzione di τούτου)
(che valore ha questo modo con questa
particella?)
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