(dopo
aver tradotto questo passo e la seconda parte ad esso successiva)
Una riflessione per comprendere la cultura classica
Questo discorso è collocato nel 52 a.C. ad Alesia, assediata ormai
da molto tempo da Cesare.
Il discorso –fittizio come quasi sempre nella storiografia
antica- lascia trasparire più la mentalità romana che l’autentico punto di
vista gallico. Tuttavia osserva l’uso sottile delle argomentazioni, quasi degno
di un’orazione elaborata secondo la più raffinata retorica greca.
Qual è la proposta di Critognato? A quali soluzioni egli è
contrario? Per quali motivi? Quali exempla porta?
Osserva in questo passo i continui appelli al valore della libertas da
parte di un Gallo; sembrerebbero parole di accusa contro chi vuole –di chi ovviamente
si tratta?- imporre loro la servitus, eppure in questo brano è presente
un aspetto che giustifica la pretesa romana di assoggettare i barbari.
Quale altro popolo barbaro viene citato? Che impressione può
suscitare in un lettore romano il riferimento a quel popolo?
Puoi dedurre dalle parole del generale una consapevolezza
strategica della situazione politica della Gallia?
Di cosa Cesare, dalle parole del capo arverno, ritiene capaci i
Galli?
"Nihil,"
inquit,
(osserva la posizione incidentale)
"de eorum sententia dicturus sum,
(che forma
perifrastica riconosci? Quale dei valori di tale forma è il più adatto al
contesto?)
qui turpissimam servitutem deditionis nomine appellant,
(che pronome riconosci? A chi si
riferisce?)
neque
hos habendos
civium loco
neque ad concilium adhibendos
(che forma perifrastica riconosci?
Quale elemento puoi considerare sottinteso?)
(ricorda il significato di habeo
al passivo)
censeo.
(cosa è
retto da questo verbo?)
Cum his mihi res sit,
(perché è
presente questo modo in una principale?)
qui eruptionem probant;
quorum in consilio omnium
vestrum consensu residere
(osserva il modo di questa
proposizione; perciò quorum viene usato nel suo valore proprio?)
(dove in realtà scopri il sogg.?)
pristinae virtutis memoria videtur.
(ricorda la
costruzione di questo verbo)
Animi est ista mollitia,
non virtus,
paulisper
inopiam ferre
non posse.
(questa proposizione si ricollega ad
ista per spiegarlo; quindi come va considerata?)
Qui se ultro morti offerant
(che valore ha questo modo in una
proposizione che normalmente non lo richiede?)
facilius reperiuntur
quam qui
dolorem patienter ferant.
(il valore di quam è
spiegato dal grado di facilius)
Atque ego hanc sententiam probarem
(che tipo di
periodo riconosci? Rileva il modo e il tempo usati e osserva che poi continua
con si…)
(tantum apud me dignitas potest),
si
nullam praeterquam vitae nostrae iacturam fieri
(qual è il sogg.?)
viderem:
sed
in consilio
capiendo
(di che modo si tratta? Osserva che
concorda con un sostantivo)
omnem Galliam respiciamus,
(attenzione
al modo)
quam ad nostrum auxilium concitavimus.
Quid animi
(di che verbo è sogg. questo
sintagma? Osserva l’uso del partitivo retto da un pronome; trovi il partitivo
anche in seguito?)
hominum
milibus LXXX uno loco interfectis
(che struttura sintattica viene qui
impiegata?)
propinquis consanguineisque nostris fore
(da quale principale è retta?)
existimatis,
si
paene in ipsis cadaveribus proelio decertare
cogentur?
(attenzione al tempo!)
Nolite hos vestro auxilio exspoliare,
(a quale
forma italiana corrisponde nolite + inf.? Individui altri infiniti retti
da nolite?)
qui vestrae
salutis causa suum periculum neglexerunt,
(a chi si riferisce questo pronome?)
nec stultitia ac temeritate vestra aut
animi imbecillitate omnem Galliam prosternere
et perpetuae servituti addicere.
(qual è il
c. ogg.?)
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