lunedì 2 marzo 2020

Demostene: Gli Ateniesi di un tempo [M] (struttura commentata)


(dopo aver tradotto il passo)

Una riflessione per comprendere la cultura classica

Perché in questo passo Demostene può essere considerato un laudator temporis acti?

L’opinione che Demostene qui espone si fonda su argomenti di natura morale, ma anche su un’analisi del sistema politico ateniese. Prova a ricavare da questo passo il giudizio dell’autore sulla situazione politica ateniese del suo tempo e sulle sue fragilità.

Quale virtù sta alla base della passata prosperità di Atene? Quali erano le sue conseguenze? Quale giudizio implicito sul presente ne ricavi?

Ἐκεῖνοι τοίνυν,
(il pronome indica gli Ateniesi di un tempo –che l’autore contrappone agli Atenisi suoi contemporanei-; di quali predicati questo pronome è il sogg.?)
οἷς οὐκ ἐχαρίζονθοἱ λέγοντες
(che pronome è? A chi si riferisce? Il caso in cui si trova è spiegato dalla costruzione del verbo)
(οἱ λέγοντες corrisponde, in latino, a oratores e indica una specifica categoria di persone impegnate nella vita pubblica)
οὐδ᾽ἐφίλουν αὐτοὺς
(qui trovi un anacoluto, giustificato dal fatto che l’orazione è un testo diffuso per via aurale. Se fosse rispettata la struttura sintattica, troveresti: οὐδὲ οὓς οἱ λέγοντες ἐφίλουν)
ὥσπερ ὑμᾶς οὗτοι νῦν,
πέντε μὲν καὶ τετταράκοντ᾽ἔτη τῶν Ἑλλήνων ἦρξαν ἑκόντων,
(le particelle μέν e δέ ti segnalano un lungo elenco di comportamenti degli Ateniesi del passato)
(attenzione alla costruzione del verbo; quindi ἔτη non può essere il compl. ogg., ma…)
πλείω δ μύρια τάλαντ᾽εἰς τὴν ἀκρόπολιν ἀνήγαγον,
(attenzione al grado di πλείω. Esso ti spiega la funzione di ἢ μύρια τάλαντα)
ὑπήκουε δ ταύτην τὴν χώραν ἔχων αὐτοῖς βασιλεύς,
(il re che qui è citato è il re di Macedonia)
(il caso di αὐτοῖς è giustificato dalla costruzione del predicato)
ὥσπερ ἐστὶ προσῆκον
βάρβαρον Ἕλλησι,
(quale verbo è sottinteso in questa infinitiva? Ricavalo dalle parole precedenti)
πολλὰ δὲ καὶ καλὰ ἔστησαν τρόπαι᾽
(il sogg. torna ad essere ἐκεῖνοι)
καὶ πεζῇ καὶ ναυμαχοῦντες αὐτοὶ στρατευόμενοι,
(che modo è? Con chi concorda?)
μόνοι δἀνθρώπων κρείττω τὴν ἐπὶ τοῖς ἔργοις δόξαν τῶν φθονούντων κατέλιπον.
(in che grado si trova κρείττω? Che compl. regge? Qui hai un caso di comparatio compendiaria –cioè una comparazione in cui un  elemento rimane sottinteso-. Puoi sciogliere il passo in questo modo: κατέλιπον τὴν ἐπὶ τοῖς ἔργοις δόξαν κρείττω τῆς δόξης τῶν φθονούντων)

Ἐπὶ μὲν δὴ τῶν Ἑλληνικῶν ἦσαν τοιοῦτοι·
(qui hai una nuova coppia di particelle; esplicitane il collegamento logico)

ἐν δὲ τοῖς κατὰ τὴν πόλιν αὐτὴν θεάσασθ
(attenzione alla diatesi! Perché non può essere un indicativo?)
(osserva l’uso sintattico dell’articolo τοῖς)
ὁποῖοι,
(che tipo di subordinata riconosci? Che verbo è sottinteso?)
ἔν τε τοῖς κοινοῖς κἀν τοῖς ἰδίοις.
(κἀν crasi per καὶ ἐν)

Δημοσίᾳ μὲν τοίνυν οἰκοδομήματα καὶ κάλλη τοιαῦτα καὶ τοσαῦτα κατεσκεύασαν ἡμῖν ἱερῶν καὶ τῶν ἐν τούτοις ἀναθημάτων,
(anche qui le particelle sottolineano la contrapposizione logica fra δημοσίᾳ e ἰδίᾳ)
ὥστε μηδενὶ τῶν ἐπιγιγνομένων ὑπερβολὴν λελεῖφθαι·
(che subordinata riconosci? Da quali elementi è anticipata nella reggente?)
(attenzione alla diatesi del predicato)
(con che funzione è qui usato il participio? Da quale pronome è retto?)

ἰδίᾳ δοὕτω σώφρονες ἦσαν
καὶ σφόδρ᾽ἐν τῷ τῆς πολιτείας ἤθει μένοντες,
(quale predicato è qui sottinteso?)
ὥστε
(che subordinata riconosci? Da quale elemento è anticipata nella reggente?)
τὴν Ἀριστείδου καὶ τὴν Μιλτιάδου καὶ τῶν τότε λαμπρῶν οἰκίαν εἴ τις ἄρ᾽οἶδεν ὑμῶν
ὁποία ποτ᾽ἐστίν,
ὁρᾷ
τῆς τοῦ γείτονος οὐδὲν σεμνοτέραν οὖσαν.
(che funzione ha questo participio? Tieni conto del significato del verbo che lo regge)
(che funzione ha l’articolo τῆς? Il suo caso è spiegato dalla presenza di σεμνοτέραν che lo regge)

Οὐ γὰρ εἰς περιουσίαν ἐπράττετ᾽αὐτοῖς τὰ τῆς πόλεως,
(il dativo è qui assimilabile ad un dativo d’agente)
(il sogg. è plur. –qual è?-; perché invece il predicato si trova alla III sing.?)
ἀλλὰ
τὸ κοινὸν αὔξειν
(dipende da δεῖν)
ἕκαστος ᾤετο
δεῖν.


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