Questo passo
racconta il momento in cui Tebe, la cui rocca era presidiata da una guarnigione
spartana, venne liberata grazie al coraggio di pochi giovani tebani che
tornarono dall’esilio a cui erano stati condannati per l’arrivo degli Spartani.
(dopo
aver tradotto il passo)
Una riflessione per comprendere la cultura classica
L’autore colloca questo episodio in un processo storico più
ampio che chiamava in causa il rapporto fra Sparta e il resto della Grecia.
Prova ad analizzarlo individuandone le cause.
Rifletti sul rapporto fra libertà ed egemonia: quali elementi
della mentalità politica greca puoi ricavare?
Hi omnes (exules Thebani) fere Athenas
se contulerant,
(tra
parentesi è specificata l’identità di hi omnes)
(che
significa questo verbo quando regge un riflessivo? Attenzione al tempo)
non quo sequerentur otium,
(che tipo di proposizione introduce quo?
Di solito essa dovrebbe contenere un’idea di comparazione, ma l’autore la usa
anche in assenza di questo elemento)
sed ut,
quem ex proximo locum fors obtulisset,
(che aggettivo riconosci? A quale
elemento della reggente si riferisce?)
(attenzione alla consecutio)
(qual è il sogg.?)
eo niterentur
(osserva la diatesi che ti consente
di non confondere due verbi simili)
patriam recuperare.
Itaque
cum tempus esset visum
(che verbo riconosci? Attenzione
alla consecutio)
rei gerendae,
(che modo rilevi? Da quale
sostantivo dipende questa espressione?)
communiter cum iis,
qui Thebis idem sentiebant,
(che pronome è? A chi si riferisce?)
(cerca nel dizionario il significato
dell’espressione: idem sentiebant)
diem delegerunt
ad inimicos
opprimendos
civitatemque
liberandam
(che modo riconosci? A che
proposizione italiana corrisponde?)
eum,
(con cosa
concorda questo aggettivo?)
quo maximi magistratus simul
consuerant
(che pronome è? A cosa si riferisce?)
epulari.
Magnae saepe res non ita magnis copiis
sunt gestae,
sed profecto numquam tam ab tenui
initio tantae opes
sunt
profligatae.
(attenzione
alla diatesi di questi verbi)
Nam duodecim adulescentuli coierunt
cum omnino ex iis,
qui exilio erant
multati,
non essent
amplius centum,
qui tanto
se offerrent
periculo.
(osserva il sintegma in fucsia)
Qua paucitate perculsa est
Lacedaemoniorum potentia.
(che
pronome/aggettivo riconosci? Con quale funzione è però qui usato?)
Ii enim non
magis adversariorum factioni quam
Spartanis eo tempore bellum intulerunt,
(il caso di factioni
e di Spartanis è spiegato dall’espressione bellum intulerunt)
qui principes
erant
totius
Graeciae:
(a chi si riferisce questo pronome?)
(osserva il sintagma sottolineato)
quorum imperii maiestas, neque ita multo post,
(anche in
questo caso con quale funzione è usato questo pronome?)
Leuctrica pugna ab hoc initio perculsa
(che modo è? Con cosa concorda?
Attenzione alla diatesi che ti spiega il caso di Leuctrica
pugna)
concidit.
Illi igitur duodecim,
quorum dux erat
Pelopidas,
(a chi si riferisce questo pronome?)
cum Athenis interdiu exissent,
(attenzione alla consecutio)
ut
vesperascente
caelo
(che struttura sintattica riconosci?)
possent
Thebas pervenire,
cum canibus venaticis exierunt,
(qual è il
sogg.?)
retia ferentes,
vestitu agresti,
quo minore suspicione facerent iter.
(in questo caso quo è
usato nel contesto più comune alle regole ciceroniane, in quanto è presente
nella proposizione un’espressione comparativa)
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