sabato 24 dicembre 2016

Platone, Apologia di Socrate [21 b-e] (struttura commentata)

Apologia di Socrate [21b-21e] (struttura commentata)

Σκέψασθε δὴ
(osserva il modo e la diatesi)
ὧν ἕνεκα ταῦτα λέγω·
(attenzione al sintagma evidenziato; che pronome riconosci? A quale elemento sottinteso nella reggente si può riferire?)

μέλλω γὰρ
ὑμᾶς διδάξειν
ὅθεν μοι ἡ διαβολὴ γέγονεν.
(controlla il significato dell’avverbio relativo)

Ταῦτα γὰρ ἀκούσας
ἐγὼ ἐνεθυμούμην οὑτωσί·

«Τί ποτε λέγει ὁ θεός,
καὶ τί ποτε αἰνίττεται;
(che pronome riconosci? Osserva l’accento)

Ἐγὼ γὰρ δὴ οὔτε μέγα οὔτε σμικρὸν σύνοιδα ἐμαυτῷ
(οὔτε μέγα οὔτε σμικρὸν hanno qui valore di acc. avverbiali)
σοφὸς ὤν·
(con chi concorda il participio? Che funzione ha? Tieni conto che è retto da un verbum sentiendi)

τί οὖν ποτε λέγει
φάσκων
ἐμὲ σοφώτατον εἶναι;
(attenzione al grado dell’agg.)

Οὐ γὰρ δήπου ψεύδεταί γε·
οὐ γὰρ θέμις αὐτῷ.»
(che verbo è sottinteso?)

Καὶ πολὺν μὲν χρόνον ἠπόρουν
τί ποτε λέγει·
(di che proposiz. si tratta? Il verbo è al presente, ma come va reso? E perché?)

ἔπειτα μόγις πάνυ ἐπὶ ζήτησιν αὐτοῦ τοιαύτην τινὰ ἐτραπόμην.
(tieni conto della diatesi del verbo)

Ἦλθον ἐπί τινα
τῶν δοκούντων
(che tipo di participio riconosci? Nel significato equivale a videor)
σοφῶν εἶναι,
(l’agg. concorda per attrazione)
ὡς ἐνταῦθα εἴπερ που ἐλέγξων τὸ μαντεῖον
(εἴπερ που non introduce una prop. subordinata, ma ha valore rafforzativo)
καὶ ἀποφανῶν τῷ χρησμῷ
(che valore ha la particella ὡς con i participi? Tieni conto del tempo di entrambi)
ὅτι
(qui trovi ὅτι interpunctivum; equivale infatti a “:”)
«Οὑτοσὶ ἐμοῦ σοφώτερός ἐστι,
(si tratta di un pronome rafforzato; lo incontrerai spesso in quest’opera)
(che funzione ha ἐμοῦ? osserva l’aggettivo)
σὺ δ’ἐμὲ ἔφησθα
(cerca di rendere anche la particella)

Διασκοπῶν οὖν τοῦτον
(trovi qui un anacoluto, spiegato dal fatto che la proposizione è spezzata da un lungo inciso; infatti il partic. con chi concorda a senso?)
(il pron. è qui maschile)
-ὀνόματι γὰρ οὐδὲν δέομαι λέγειν,
(qui inizia l’inciso)
(attenzione al genere e al numero di οὐδὲν)
ἦν δέ τις τῶν πολιτικῶν
(cerca di rendere anche la particella)
πρὸς ὃν ἐγὼ σκοπῶν
καὶ διαλεγόμενος αὐτῷ
(che pron. riconosci? Con chi concorda? Qual è il verbo di modo finito di questa proposiz.?)
(i due participi sono retti da ἔπαθον che qui può essere considerato un verbum affectus)
(attenzione all’anacoluto: i due participi hanno costruzione diversa; perciò il pron. relativo dipende solo dal primo, mentre per il secondo viene sostituito da un anaforico)
τοιοῦτόν τι ἔπαθον, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι-
ἔδοξέ μοι οὗτος ὁ ἀνὴρ
(ricorda il significato del verbo)
δοκεῖν μὲν
εἶναι σοφὸς ἄλλοις τε πολλοῖς ἀνθρώποις καὶ μάλιστα ἑαυτῷ,
(che pron. è ἑαυτῷ?)
εἶναι δ’οὔ·
(rendi le particelle)

κἄπειτα ἐπειρώμην
αὐτῷ δεικνύναι
ὅτι οἴοιτο μὲν
(perché trovi questo modo? Osserva il tempo della reggente)
(quale proposiz. è coordinata a questa?)
εἶναι σοφός,
εἴη δ’οὔ.
(rendi le particelle)

Ἐντεῦθεν οὖν τοῦτῳ τε ἀπηχθόμην καὶ πολλοῖς
τῶν παρόντων·
(che valore ha questo participio?)

οὖν ἀπιὼν
(individua correttamente il verbo da cui deriva)
πρὸς ἐμαυτὸν δ’ἐλογιζόμην
ὅτι τούτου μὲν τοῦ ἀνθρώπου ἐγὼ σοφώτερός εἰμι·
(come spieghi il caso del sintagma evidenziato? Osserva il grado dell’aggettivo)

κινδυνεύει μὲν γὰρ ἡμῶν οὐδέτερος
(il modo migliore per tradurre il verbo è renderlo con un avverbio)
(ricorda il significato preciso di οὐδέτερος)
οὐδὲν καλὸν κἀγαθὸν εἰδέναι,
(attenzione al verbo che in questo passo ricorre frequentemente)
ἀλλ’οὗτος μὲν οἴεταί
τι εἰδέναι
οὐκ εἰδώς,
ἐγὼ δέ,
(osserva il gioco delle particelle)
ὥσπερ οὖν οὐκ οἶδα,
οὐδὲ οἴομαι·
(non confondere οὐδὲ con οὐδέν)

ἔοικα γοῦν
τούτου γε σμικρῷ τινι αὐτῷ τούτῳ σοφώτερος εἶναι,
(come spieghi il caso di τούτου? Osserva il grado dell’aggettivo)
ὅτι
(ὅτι riprende σμικρῷ τινι αὐτῷ τούτῳ; quindi ha valore epesegetico)
μὴ οἶδα
(che pronome riconosci? A quale elemento sottinteso nella sua reggente -εἰδέναι- si riferisce? Tuttavia la traduzione risulta più efficace se conservi l’ordine greco delle proposizioni)
οὐδὲ οἴομαι
εἰδέναι.

Ἐντεῦθεν ἐπ’ἄλλον ᾖα
τῶν δοκούντων
ἐκείνου σοφωτέρων εἶναι
(un genitivo è per attrazione; l’altro è invece retto dal comparativo)
καί μοι ταὐτὰ ταῦτα ἔδοξε,
(da cosa è formato ταὐτά? ripassa gli usi di αὐτός)
καὶ ἐνταῦθα κἀκείνῳ καὶ ἄλλοις πολλοῖς ἀπηχθόμην.
(controlla la costruzione del verbo)




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