Comprensione (dopo aver
tradotto il passo)
Osserva l’uso delle
figure retoriche di posizione.
Frequentemente Seneca propone
un certo numero di sintagmi coordinati. Si tratta di una scelta stilistica per
dar maggior forza alla frase. Di solito qual è il numero di questi elementi
posti in parallelo?
Lo stile di Seneca è
caratterizzato dalla brevitas;
riconosci i punti in cui essa si manifesta con maggiore evidenza.
Sottolinea tutti i
termini che rimandano al lessico giuridico, evidenziando in particolare quelli
che sono riconducibili alla sfera economica.
SENECA LVCILIO SVO SALVTEM
(si tratta della consueta formula epistolare di apertura)
Ita fac, mi Lucili:
vindica te tibi,
et tempus
quod adhuc aut
auferebatur
(a cosa si riferisce
questo pronome?)
aut subripiebatur
aut excidebat
(anche se le tre
proposizioni sembrano avere lo stesso significato, in realtà esprimono una
graduazione. Attenzione alle sfumature di senso nella traduzione)
collige et serva.
(attenzione ai modi verbali qui e in
seguito)
Persuade tibi
hoc sic
esse
ut scribo:
(attenzione agli
elementi in correlazione)
quaedam tempora eripiuntur
nobis,
quaedam subducuntur,
quaedam effluunt.
(anche se le tre proposizioni sembrano avere lo stesso significato, in
realtà esprimono una graduazione. Attenzione alle sfumature di senso nella
traduzione)
Turpissima tamen est iactura
quae per neglegentiam fit.
Et
si volueris
adtendere,
magna pars vitae elabitur
male agentibus,
maxima nihil agentibus,
tota vita aliud agentibus.
(attenzione ai sintagmi)
(con quale elemento sottinteso
concordano i participi? Ricavalo dal contesto)
Quem mihi dabis
(di che pronome si tratta? osserva con
quale segno di punteggiatura si conclude la frase)
qui aliquod pretium tempori ponat,
qui diem aestimet,
(attenzione ai falsi
amici nella traduzione del verbo)
qui intellegat
se cotidie mori?
In hoc enim fallimur,
quod mortem prospicimus:
(che tipo di
proposizione riconosci? Essa si collega a in hoc
della reggente)
magna pars eius iam praeteriit;
quidquid aetatis retro est
mors tenet.
(qual è il c. ogg.? osserva la prop.
precedente)
Fac ergo, mi Lucili,
quod facere
te scribis,
omnes horas conplectere;
(attenzione! Che modo è? Osserva la
diatesi del verbo)
sic fiet
(attenzione al tempo)
ut minus ex crastino pendeas,
(che proposizione
riconosci? Osserva il verbo reggente)
si hodierno manum inieceris.
Dum differtur
vita transcurrit.
Omnia, Lucili, aliena sunt,
(alienus ha
un significato diverso da alius)
tempus tantum nostrum est;
(tantum non
è un aggettivo)
in huius rei unius fugacis ac lubricae possessionem natura nos misit,
(attenzione ai sintagmi; che tipo di
costruzione riconosci?)
(qual è il sogg.?)
ex qua expellit
(a cosa si riferisce
il pronome?)
(qual è il sogg.?)
quicumque vult.
Et tanta stultitia mortalium est
ut
(che tipo di
proposizione riconosci? Da quale elemento della reggente?)
(qual è il predicato
di questa proposizione?)
patiantur
(qual è il sogg.?)
quae minima et vilissima sunt, certe reparabilia,
inputari sibi
(qual è il sogg.?)
cum inpetravere,
(attenzione ai falsi
amici)
nemo iudicet
(di quale proposizione
si tratta? osserva il modo e il livello di subordinazione)
qui tempus accepit,
(a chi si riferisce
questo pronome?)
se quicquam debere
(le due proposizioni,
anche se si trovano sullo stesso livello di subordinazione, hanno una funzione
diversa; per la seconda considera il significato del verbo reggente)
cum interim hoc unum est
quod ne gratus quidem potest reddere.
(attenzione all’uso di
ne…quidem)
Interrogabis fortasse
quid ego faciam
qui tibi ista praecipio.
Fatebor ingenue:
quod apud luxuriosum sed diligentem evenit,
(per tradurre meglio
potresti sottintendere una reggente, ad esempio: facio)
(attenzione ai falsi
amici)
ratio mihi constat
inpensae.
Non possum dicere
nihil perdere,
sed
quid perdam
et quare et quemadmodum
dicam;
(che modo riconosci? Ripassa i
congiuntivi indipendenti)
causas paupertatis meae reddam.
(come sopra)
Sed evenit mihi
quod plerisque non suo vitio ad inopiam redactis:
(quale verbo è
sottinteso?)
(con chi concorda il
participio?)
omnes ignoscunt,
nemo succurrit.
(osserva la brevitas)
Quid ergo est?
(questa espressione ha un preciso valore
nel metodo filosofico di Seneca; prova a spiegarlo)
non puto pauperem
cui sat est
(a quale pronome
sottinteso della reggente si riferisce questo pronome?)
quantulumcumque superest;
(attenzione nella resa
al valore relativo-indefinito del pronome e al suo uso al diminutivo)
tamen malo
tu serves
tua,
(controlla la
costruzione del verbo malo quando regge una
subordinata)
et bono tempore incipies.
(attenzione al tempo)
Nam
ut visum
est maioribus nostris,
“sera parsimonia in fundo est”;
non enim tantum
minimum in imo sed pessimum remanet.
(osserva la correlazione delle espressioni di connessione)
Vale.
(si tratta della consueta formula epistolare di chiusura)
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