(dopo
aver tradotto il passo)
Una riflessione per comprendere la cultura classica
Rifletti
sul confronto fra Cicerone e Demostene e sul valore della aemulatio nella
cultura latina.
Oratores
vero vel praecipue possint
(che modo riconosci? Che valore può avere in una prop. principale? Puoi ritrovare
lo stesso uso poco dopo)
Latinam eloquentiam
parem facere
Graecae.
(da cosa dipende Graecae?)
Nam
Ciceronem cuicumque
eorum fortiter opposuerim.
Nec
ignoro
quantam mihi concitem
pugnam,
(di che proposizione
si tratta? Considera l’aggettivo che la introduce e il verbo che la regge)
cum praesertim non sit id propositi,
(osserva l’uso di id con il genitivo)
ut eum Demostheni comparem hoc tempore;
(ut si riferisce ad id propositi; quindi che valore ha?)
neque
enim attinet,
cum putem potius
Demosthenem in primis legendum
vel ediscendum.
(quale elemento va
sottinteso nel predicato? Quindi quale forma perifrastica riconosci?)
ego
arbitror
quorum virtutes plerasque similes,
(potresti
sottintendere esse; quindi con quale valore è qui usato il
pronome quorum?)
(le virtutes vengono di seguito specificate)
consilium,
ordinem,
dividendi, praeparandi, probandi rationem,
(che modo riconosci?
In che caso si trova e da cosa dipende?)
omnia denique
quae sunt inventionis.
(che caso inventionis è e che funzione
sintattica qui riveste?)
In eloquendo
est aliqua diversitas;
densior
ille hic copiosior,
(osserva il confronto per contrapposizione; ille è Demostene, hic è Cicerone)
ille concludit
adstrictius hic latius,
pugnat ille acumine semper hic frequenter et pondere,
illi nihil detrahi
potest
huic nihil adiici,
(adiici da quale verbo sottinteso è retto?
Ricavalo dal contesto)
curae
plus in
illo in hoc naturae.
(osserva il sintagma plus curae; plus
è poi sottinteso anche poco dopo)
Salibus
certe et commiseratione,
(che compl.
riconosci?)
qui duo plurimum in adfectibus valent,
vincimus.
(il sogg. sottinteso è “noi Latini”)
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