martedì 28 febbraio 2017

Seneca: Come onorare gli dèi (struttura commentata)

(dopo aver tradotto il passo)

Una riflessione per comprendere la cultura classica

Che idea della divinità emerge da questo passo?

Che giudizio viene dato delle religioni tradizionali? Perché Seneca non prende in esame solo la religione latina? Cosa vuol dimostrare?

Qual è la differenza sostanziale fra la concezione tradizionale della divinità e quella che il filosofo propone?

Quomodo sint di colendi,
(che proposizione riconosci?)
(che forma perifrastica assume qui il verbo?)
solet praecipi.
(attenzione alla diatesi; nella traduzione va resa in forma…)

Accendere aliquem lucernas sabbatis
(qui ovviamente si allude ai riti ebraici)
prohibeamus,
(che modo è e che valore ha in una prop. principale? Questa riforma ricorre più volte nel passo)
quoniam nec lumine di egent
et ne homines quidem delectantur fuligine,
(ricorda l’uso di ne…quidem)
vetemus
salutationibus matutinis fungi
(attenzione alla costruzione del verbo)
et foribus adsidere templorum;
(osserva il sintagma evidenziato)

humana ambitio istis officiis capitur,
deum colit
qui novit,
(che pronome riconosci? A quale elemento sottinteso nella reggente si riferisce?)
vetemus
lintea et strigiles Iovi ferre
et speculum tenere Iunoni;
(si tratta di riti romani)

non quaerit ministros deus.
(ministros: attenzione ai falsi amici!)

Quidni?
(è la consueta formula che consente a Seneca di procedere di un passo nel ragionamento)

Ipse humano generi ministrat,
(osserva il ricorso alla figura etymologica)
ubique et omnibus praesto est.

Audiat licet,
(anche se licet è un verbo, quando si accompagna al congiuntivo gli attribuisce un valore particolare; quale?)
quem modum servare in sacrificiis debeat,
quam procul resilire a molestis superstitionibus,
(di che proposizioni si tratta? nella seconda quale verbo è sottinteso?)
numquam satis profectum erit,
(attenzione: in Seneca il verbo ha un preciso significato nel percorso filosofico)
nisi deum mente conceperit
qualem debet,
(a chi si riferisce questo pronome?)
omnia habentem,
omnia tribuentem,
beneficum gratis.
(con chi concordano i due participi e l’aggettivo?)
(osserva che gratis è usato nello stesso senso dell’italiano; ovviamente è una forma latina!)

Quae causa
(che aggettivo riconosci?)
bene faciendi
(che modo è? Da cosa dipende?)
est dis?
(osserva la costruzione: che caso è dis? Quindi che struttura sintattica puoi riconoscere?)

Natura.

Errat,
si quis putat
illos nolle
nocere;

non possunt.

queunt
nec accipere iniuriam
nec facere;

laedere etenim laedique coniunctum est.
(che funzione hanno i due infiniti? Attenzione alla diatesi!)

Summa illa ac pulcherrima omnium natura
quos periculo exemit,
(che pronome riconosci? A quale elemento sottinteso della reggente si riferisce?)
ne periculosos quidem fecit.
(osserva che qui il verbo regge il doppio accusativo, anche se uno dei due è sottinteso)



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